Cartellone 2024 - 2025 / TeatroLa Grande Età, insieme

Le gratitudini • 13 - 18 Maggio 2025

Cartellone 2024 - 2025 / TeatroLa Grande Età, insieme

Le gratitudini • 13 - 18 Maggio 2025

Grazie a te. Grazie di tutto. Grazie infinite. Grazie mille. Grazie per la sua risposta. Grazie per l’interessamento.

Vi siete mai chiesti quante volte nella vita avete detto grazie sul serio?

Paolo Triestino adatta e porta in scena il romanzo di Delphine de Vigan, un dirompente inno alla vita.

È la storia di Michka (Lucia Vasini), anziana correttrice di bozze di origini polacche che per anni ha accudito Marie, figlia di una vicina di casa assente e problematica. Ora è lei ad avere bisogno di aiuto: perde le parole. Marie e Jerome (Lorenzo Lavia), giovane e appassionato ortofonista, accudiranno e sosterranno Michka nel suo ultimo viaggio, determinata a dire grazie a tutti coloro che l’hanno aiutata, soprattutto a chi l’ha salvata bambina dallo sterminio nazista.

Paolo Triestino è riuscito, in punta di piedi e con una grande sensibilità, a declinare a partitura drammaturgica un tema a vocazione strettamente lirica e romanzesca.

– quartapareteroma.it

Un romanzo luminoso e commovente che sembra scritto con l’inchiostro “empatico”. – Elle


Il nuovo romanzo di Delphine de Vigan è un inno all’affetto, alla riconoscenza, a tutti quei sentimenti che ci legano gli uni agli altri. E che ci rendono umani. – Le Monde


Avevo sentito parlare di questo romanzo una sera per caso e ne rimasi intrigato. Quando poi l’ho letto mi ha letteralmente travolto, e ho subito pensato che fosse materia per il teatro. D’accordo con l’autrice ho cominciato a lavorarci, perché questo romanzo ha una polverina magica, di quelle quasi inspiegabili, che lo rende capace di toccare talmente tante corde ed è questo che un buon copione teatrale deve fare. – Paolo Triestino

13 - 18 Maggio 2025

Acquista

Ti potrebbe interessare

Ti potrebbe interessare

Teatro
La Grande Età, insieme

Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro

23 Aprile - 18 Maggio 2025

Nelle mani di Milena Vukotic e Federico De Giacomo e con la sensibilità di Andrée Shammah alla regia, prende forma una storia che parla di fragilità, di gentilezza e del coraggio di lasciarsi andare.

Nelle mani di Milena Vukotic e Federico De Giacomo e con la sensibilità di Andrée Shammah alla regia, prende forma una storia che parla di fragilità, di gentilezza e del coraggio di lasciarsi andare.

Teatro

L’uomo più crudele del mondo

5 - 7 Maggio 2025

Lino Guanciale e Francesco Montanari in un thriller psicologico tra vittima e carnefice, una sfida oltre ogni etica, un gioco malvagio, perverso, scatenato attraverso una proposta immorale che cambierà le loro vite.

Lino Guanciale e Francesco Montanari in un thriller psicologico tra vittima e carnefice, una sfida oltre ogni etica, un gioco malvagio, perverso, scatenato attraverso una proposta immorale che cambierà le loro vite.

Teatro

Tipi umani seduti al chiuso

Partitura sentimentale per biblioteche
7 - 18 Maggio 2025

Prolifica, dissacrante, romantica, Lucia Calamaro ha indagato l’essere umano nelle sue pieghe più nascoste e doloranti. I tipi umani del titolo sono sette persone in una biblioteca, dove libri e tavoli diventano un habitat di sicurezza e di conforto, ma anche di litigio e violenza. Una commedia variegata, felice, spiazzata e dolente.

Prolifica, dissacrante, romantica, Lucia Calamaro ha indagato l’essere umano nelle sue pieghe più nascoste e doloranti. I tipi umani del titolo sono sette persone in una biblioteca, dove libri e tavoli diventano un habitat di sicurezza e di conforto, ma anche di litigio e violenza. Una commedia variegata, felice, spiazzata e dolente.

Teatro

Con il vostro irridente silenzio

9 - 11 Maggio 2025

Fabrizio Gifuni torna al Parenti con lo studio sulle lettere della prigionia di Aldo Moro, lo scritto più scabro e nudo della storia d’Italia. Uno spettacolo in cui la forza della parola è dirompente e il teatro diventa spazio di cittadinanza e piazza aperta sulla città.

Fabrizio Gifuni torna al Parenti con lo studio sulle lettere della prigionia di Aldo Moro, lo scritto più scabro e nudo della storia d’Italia. Uno spettacolo in cui la forza della parola è dirompente e il teatro diventa spazio di cittadinanza e piazza aperta sulla città.