In occasione della presentazione del libro
Calipso (ed. Baldini+Castoldi)
l’autrice Elisabetta Montaldo dialoga con Maria Grazia Ligato ed Enrico Dal Buono
saluti di Andrée Ruth Shammah
Una bambina corre fuori dalla sua camera, ammaliata da un misterioso profumo, che già intuisce guiderà la sua vita. Nessuno sembra badare a lei… La troviamo quarant’anni dopo, provata e pacificata dagli anni, ma pronta ad avviarsi a vivere la sua settima vita.
Calipso si racconta, ripercorrendo con lucidità ogni momento della propria esistenza: non c’è epoca, evento o compagno di viaggio, che sia illuminato di luce pallida, tutti sono protagonisti a tutti gli effetti, per forza di descrizione e ricchezza di sfumature. Calipso si racconta, ripercorrendo con lucidità ogni momento della propria esistenza: non c’è epoca, evento o compagno di viaggio che non risplenda di luce piena. Le figure della madre e della nonna, così come quelle maschili – uomini di famiglia o amori importanti – diventano protagonisti assoluti, descritti con forza e sensibilità.
Calipso brucia tappe geografiche, inseguendo affermazioni lavorative e riscatti, personali ed esistenziali. Come l’omonima ninfa, elargisce ciò che sente di poter offrire ma non trascura la Calipso-abisso, “il punto più profondo del Mediterraneo”. È una viaggiatrice che ogni volta deve affondare, per poi riemergere inquieta e vitale, verso un nuovo inizio.