Guillermo Arriaga presenta
Il selvaggio (Bompiani)
dialoga con l’autore Mario De Santis
letture Marco D’Amore
Proiezione del film The Burning Plain presso
«Alcuni bambini crescono con amici invisibili, io sono cresciuto con un fratello invisibile».
Messico profondo, fine degli anni Sessanta. Fin dalla primissima infanzia, Juan Guillermo sa cosa è accaduto prima che nascesse: il suo fratellino gemello è morto durante la gravidanza, e solo un cesareo d’urgenza e molte trasfusioni hanno permesso a lui di sopravvivere. Con l’ombra della morte sulle spalle e litri di sangue altrui nelle vene, Juan Guillermo cresce giocando con il fratello maggiore Carlos tra i tetti della città. Fino a che Carlos viene ucciso e anche i genitori muoiono: e a lui non resta che cercare una vendetta per tutto questo dolore. Ma i giovani estremisti religiosi responsabili della morte di Carlos sono feroci, armati fino ai denti e godono di protezioni illustri… Solo un amore immenso e struggente potrà salvare Juan Guillermo dalla spirale di morte in cui la vita sembra trascinarlo. In parallelo corre la vicenda di Amaruq, un ragazzo il cui destino si lega in modo indissolubile a quello di un lupo nei boschi ghiacciati dello Yukon.
Guillermo Arriaga nasce nel 1958 a Città del Messico in un quartiere popolare molto violento. Per vent’anni è docente presso la Universidad Iberoamericana de México. Nel 1991 pubblica Pancho Villa e lo Squadrone Ghigliottina. Tre anni più tardi esce Un dolce odore di morte e nel 2000 esce Il bufalo della notte e la raccolta di racconti Retorno 2001. Raggiunge la fama internazionale come sceneggiatore cinematografico: 21 Grammi (2003), interpretato da Benicio Del Toro e Sean Penn, vince il British Awards come migliore sceneggiatura; con Le tre sepolture di Tommy Lee Jones vince la Palma d’Oro per la sceneggiatura al Festival di Cannes 2005 e firma la sceneggiatura di Babel (2006), film vincitore della Palma d’Oro per la regia al Festival di Cannes 2006 e candidato agli Oscar proprio per la sceneggiatura.