di Sofocle
con Glauco Mauri, Roberto Sturno
e con Ivan Alovisio, Elena Arvigo, Laura Garofoli, Mauro Mandolini, Roberto Manzi, Giuliano Scarpinato
regie
Edipo Re Andrea Baracco
Edipo a Colono Glauco Mauri
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
musiche Germano Mazzocchetti
produzione Compagnia Mauri Sturno e Fondazione Teatro della Toscana
Glauco Mauri Premio Speciale del Presidente della Giuria | Le Maschere del Teatro
A distanza di vent’anni la Compagnia Mauri Sturno riporta in scena i due capolavori di Sofocle, per analizzare più compiutamente il mito immortale di Edipo, affidando la regia a due diversi registi: Glauco Mauri, per Edipo a Colono, e Andrea Baracco per Edipo Re. Due registi, due generazioni a confronto, esempio di collaborazione e di continuità, oltre che condizione indispensabile per il futuro del teatro.
Edipo re e Edipo a Colono sono due capolavori fondamentali nella storia dell’uomo, per gli interrogativi che pongono alla mente e per la ricchezza di umanità e di poesia che ci donano.
La storia di Edipo è la storia dell’uomo, perché racchiude in sé tutta la storia del suo vivere. Edipo Re e Edipo a Colono, due opere scritte in epoche diverse della vita di Sofocle, sono qui combinate per esprimere poeticamente e raccontare compiutamente la “favola” di Edipo alla ricerca della verità.
Alla fine del suo lungo cammino Edipo comprende se stesso, la luce e le tenebre che sono dentro di lui, ma afferma anche il diritto alla libera responsabilità del suo agire. Egli è pronto ad accettare tutto quello che deve accadere finanche la sua distruzione purché sia fatta luce. Solo nell’interrogarsi comincia la dignità di essere uomini.
È questo che Sofocle con la sua opera immortale dice a tutti noi.