dal capolavoro di Georges Bizet
drammaturgia e regia Davide Marranchelli
drammaturgia musicale Federica Falasconi
scene e costumi Linda Riccardi
una produzione AsLiCo
Carmen è un rito che si perpetra da più di 140 anni nei teatri di tutto il mondo, il rito della donna libera, della zingara ribelle che viene uccisa dal suo amante. Carmen è un’icona.
L’idea registica parte proprio dall’idea di rito sacrificale, inteso come qualcosa di profondo e talmente calcificato nella società da non essere più riconoscibile e a volte nemmeno spiegabile. In particolare il rito che si svolgerà in scena sarà quello della tauromachia, più comunemente chiamata Corrida. La Corrida nasce nel 1200, ma si potrebbe annoverare tra i riti dionisiaci: Dioniso, figlio illegittimo di Zeus, dio dell’ebbrezza, del clamore, dell’energia vitale, ucciso sotto sembianze di toro dai Titani.
Il femminicidio di Carmen diventa uno show, una forma moderna di rito, al quale il pubblico è chiamato a partecipare, consapevolmente.
Per individuare un colpevole non serve un teatro, serve un tribunale. E il tribunale, così come il pubblico, individuerà subito in Don José il colpevole. Sarebbe semplice ridurre la vicenda di Carmen a un rifiuto d’amore finito in tragedia: avremmo una vicenda chiara, una vittima e un carnefice.
A teatro però si cerca di capire perché certe cose accadono, perché noi esseri umani ci comportiamo in un certo modo, perché compiamo cose atroci gli uni verso gli altri. Il teatro deve essere un’occasione per analizzare e comprendere il rito e noi stessi.
Perché Carmen ha questa necessità di vivere sul filo del rasoio? Perché ha bisogno di sedurre? Perché spesso si combatte la libertà con la violenza? Cosa ci fa così paura della libertà altrui? Perché un uomo è tale solo se “possiede” una donna? Perché si ricorre alla violenza piuttosto che accettare la sconfitta?
Queste domande saranno portate in scena e lasciate al pubblico dagli stessi protagonisti: nessuna risposta nel Carmen Show. La vicenda di Carmen è una vicenda pubblica: tutti vedono ciò che accade, tutti si accorgono dei primi accenni di violenza in Don José, ma nessuno si muove. Nessuno, mai. Si delinea quindi un triangolo, tra Carmen, il suo assassino e il pubblico, che assiste alla scena.