Archivio / Incontri e Libri

Maestro, cioè?

A 25 anni da Testori

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Maestro, cioè?

A 25 anni da Testori

Il 16 marzo del 1993 moriva Giovanni Testori. Un autore che ha segnato il suo tempo non solo per le sue opere e il suo modo di porsi davanti alla vita, ma anche per i tanti che devono a lui la loro vita di scrittori, pittori, critici d’arte, persone di teatro. Testori non ha mai avuto una cattedra, non è mai stato formalmente un insegnante, ma è stato certamente un maestro. Lo è stato per Luca Doninelli, che, a 25 anni di distanza, ha voluto raccontare e riflettere attorno a questo suo discepolato anomalo, con un libro pubblicato da La nave di Teseo. «Giovanni Testori», scrive nell’introduzione Doninelli, «si è situato in controtendenza rispetto alla grande maggioranza degli intellettuali del suo tempo, che – vittime in un modo o nell’altro di una visione nichilista del mondo – piuttosto rifuggivano l’idea di far da maestri a qualcuno. Tanto che la mia generazione, a cominciare da Pier Vittorio Tondelli, ha dovuto in qualche modo reinventare da capo la narrativa italiana, senza più nessun legame vitale con il passato. Giovanni Testori ha costituito, in questo senso, una fortunata eccezione».

Il libro di Doninelli è il racconto, in tanti tratti inatteso e anche spregiudicato, di questa eccezione, a partire dal primo incontro avvenuto nel maggio di 40 anni fa nello studio di via Brera. Quello di Doninelli è anche un libro generazionale, come si evince dalle righe citate. Essere scrittore oggi significa prescindere dall’idea di poter far riferimento ad un maestro?

È attorno a questa domanda che si svilupperà l’incontro organizzato da Associazione Giovanni Testori al Teatro Franco Parenti. Chiamati a rispondere cinque scrittori di oggi: Alessandro Bertante, Crocifisso Dentello, Raul Montanari, Carmen Pellegrino, Aurelio Picca.

L’incontro si tiene in un luogo importante per la storia di Testori, il Teatro Franco Parenti, dove a fare gli onori di casa e ad introdurre ci sarà Andrée Ruth Shammah, una protagonista del teatro italiano, che ha avuto in Testori un maestro.