Archivio / TeatroEventi

ALIAS
Cronache dal pianeta Asperger

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ALIAS
Cronache dal pianeta Asperger

L’immaginazione è più importante della conoscenza.

A. Einstein, oggi riconosciuto da molti come possibile soggetto Asperger

ALIAS Cronache dal pianeta Asperger nasce e prende vita dal testo di Giovanni Morandini. Giovanni Morandini, alumno dell’Università Ca’ Foscari Venezia (Studi Umanistici) e membro dal 2014 ad oggi di Cantiere Teatro prima e di Fucina Arti Performative poi, ha elaborato questo progetto nel 2017 a seguito della messa in onda di un audio-documentario, realizzato per Rai Radio 3, in cui si presentava pubblicamente come un Asperger, sindrome che gli era stata diagnosticata all’età di diciannove anni.

Ma cosa significa essere Asperger? Qual è il modo di pensare e di vedere il mondo di una persona con queste caratteristiche? Essere Asperger significa percepire, provare, pensare ed agire in modo diverso dalle persone tipiche. Le persone Asperger presentano infatti differenze significative nella regolazione delle loro emozioni, negli interessi, nella motivazione, nella socializzazione e nel comportamento, manifestando spesso, comunque, anche un’intelligenza superiore alla media oltre ad un’ottima capacità di astrazione e di memorizzazione. Giovanni nel suo testo racconta in modo autobiografico la propria esperienza personale, animando alcuni episodi in modo ironico e a volte estremizzato.

Ad ogni episodio corrisponde un genere cinematografico; ho così messo a frutto una delle mie grandi passioni, il cinema, per illustrare una caratteristica che a volte è presente nella personalità autistica: la difficoltà di approcciarsi direttamente alla complessità del reale e il bisogno di comunicare con esso attraverso una sorta di filtro costituito dai prodotti dell’immaginazione. Quella cinematografica è però solo una delle metafore su cui si basa il testo; un’altra, quella letteraria, è rappresentata dall’incontro/scontro di due personaggi, il dottor Morandini e Alias, che rappresentano le due metà di una stessa persona, quella “Neuro Tipica”, precisa, studiosa, laboriosa e desiderosa di creare proficue relazioni sociali e quella “autistica”, tendente all’introversione e ai comportamenti socialmente inaccettabili; e, infine, c’è la terza metafora, quella fantascientifica dell’extraterrestre: Alias/Dottor Morandini si interroga sulla propria essenza, cerca di capire, sottoponendosi a dei test, se appartiene all’umanità o ad una specie aliena; questo espediente narrativo introduce il problema della solitudine degli Asperger, del loro senso di inadeguatezza e di estraneità rispetto alla maggioranza neuro tipica, della loro alienazione, che qui viene richiamata anche dal nome Alias – Giovanni Morandini

Fucina Arti Performative Ca’ Foscari, diretta da Elisabetta Brusa, nasce dalla trasformazione nel 2018 di Cantiere Teatro Ca’ Foscari, con l’obiettivo di ricercare nuove strade di comunicazione che vivano il teatro e le arti in genere come una delle forme creative dell’espressione contemporanea. È aperta a tutti gli studenti dell’Ateneo, provenienti dagli otto diversi Dipartimenti.