di e con Michele Serra
regia Andrea Renzi
scene e costumi Barbara Bessi
luci Cesare Accetta
produzione SPAlive in collaborazione con Teatri Uniti
Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale, è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie, che per esistere non sono condannate a parlare?
Le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, sono le protagoniste di questo monologo teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente. Il nucleo è tratto dal libro La sinistra e altre parole strane, nel quale Michele Serra apre al lettore la sua bottega di scrittura. Strada facendo, il testo si è arricchito di considerazioni su un mestiere faticoso e fragile: scrivere.
La politica, la società, le star vere e quelle fasulle, la gente comune, il costume, la cultura riemergono dal grande sacco delle parole scritte con intatta vitalità e qualche sorpresa. L’analisi del testo (text mining) incombe: aiuta Serra a dipanare la matassa della propria scrittura, ma gli fornisce anche traccia delle proprie debolezze e delle proprie manie.
Il vero bandolo, come per ogni cosa, forse è nell’infanzia. Il finale, per fortuna, è ancora da scrivere.
Michele Serra è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. Scrive su la Repubblica e L’Espresso. Scrive per il teatro e ha scritto per la televisione. Ha fondato e diretto il settimanale satirico Cuore. Per Feltrinelli ha pubblicato, tra l’altro: Il nuovo che avanza (1989); 44 falsi (1991); Poetastro. Poesie per incartare l’insalata (1993); Il ragazzo mucca (1997); Che tempo fa (1999); Canzoni politiche (2000); Cerimonie (2002); Tutti i santi giorni (2006); Breviario comico. A perpetua memoria (2008); Gli sdraiati (2013); Ognuno potrebbe (2015); Il grande libro delle Amache. 25 anni di storia italiana con pochi cedimenti allo sconforto (2017); La sinistra e altre parole strane (2017); Le cose che bruciano (2019) e Osso (2021, con le illustrazioni di Alessandro Sanna).