Un antibiografia della Nazione. Costruita negli anni sulle pagine più scomode. Attraverso figure non allineate. Autori che con il loro pensiero sono ancora in grado di offrire inediti punti di vista sul Paese. È stato così con Carlo Emilio Gadda e Pier Paolo Pasolini, entrambi affrontati indagando testi pubblici e privati. Ma da alcune stagioni la ricerca di Fabrizio Gifuni si è invece concentrata su Aldo Moro, studiandone le lettere scritte durante la prigionia e il celebre memoriale. Materiale complesso. Da cui l attore romano ha tratto «Con il vostro irridente silenzio», da stasera in Sala Grande al Franco Parenti. «Ho voluto compiere un esperimento – aveva spiegato tempo fa Gifuni al Giorno –: trasferire al centro della scena questo meteorite veniente da un altro periodo storico e da un altra dimensione. E provare a condividerlo con i corpi degli spettatori, per capire se la sua materia è ancora incandescente.