Lei è una cosmologa, lui un apicultore. Lei tutta testa, lui tutto cuore e pancia. Una storia come tante, anzi no. Perché la stessa storia potrebbe evolversi in infiniti modi possibili, tanti quanti sono gli universi paralleli in cui avviene. Insomma, l amore alla luce della fisica quantistica e della teoria dell interpretazione a molti mondi. Presupposto seducente, quello alla base di Costellazioni, il testo del drammaturgo britannico Nick Payne che Raphael Tobia Vogel ha scelto per la sua nuova regia (al Franco Parenti, da stasera). Dopo Marjorie Prime dell americano Jordan Harrison, che esplorava limiti e opportunità dell intelligenza artificiale (messo in scena nel 2019), ecco un altra pièce in cui la scienza diventa dispositivo drammaturgico per far reagire le relazioni umane all inevitabile rischio dei loro impliciti paradossi.