Non mancano gli stacchi di satira e la vena comica a cui Geppi Cucciari non sa né può rinunciare, ma qui sono le sfumature a dare profondità alle parole. Soprattutto se hanno a che fare con l essere presenti a se stessi, la malinconia, la complessità delle cose semplici, il comprendersi: l artista sarda torna a teatro con il monologo Perfetta, scritto da Mattia Torre, autore teatrale, sceneggiatore e regista scomparso nel 2019. Da stasera a domenica è in scena nella Sala grande del Parenti, con le musiche originali del trombettista Paolo Fresu e i costumi firmati Antonio Marras.
Cucciari in Perfetta è una venditrice di automobili, una moglie e una madre che sa far girare ogni cosa, mettendola nella giusta prospettiva di vita. C’è la consuetudine degli impegni, il lavoro e la famiglia da mettere insieme ma anche la fatica che prende il corpo quando si lascia sopraffare da apprensioni, fragilità e stati d animo.