Rassegna Stampa

La Repubblica – Filippo Timi – Fare Amleto a 50 anni

30 Gennaio 2025

Quindici anni fa Amleto al quadrato la consacrava uno degli autori ed attori più apprezzati del teatro italiano. Oggi cosa prova per questo spettacolo? «È come rivivere il primo amore. È stato il primo spettacolo che ho scritto e di cui ho fatto la regia. All’epoca mi domandavo se essere o non essere un autore e un regista di teatro; quindici anni dopo me lo ridomando. Uno se lo deve domandare sempre, altrimenti, se non ti fai le domande, se non rischi di perdere le cose a cui tieni, non puoi sceglierle ogni giorno. Proprio come l’amore: se lo tieni troppo al chiuso lo ingaleri».

Cosa è cambiato nell’Amleto al quadrato di oggi? «C è più fedeltà al testo, anzi, sta diventando preponderante. Prima, essendo noi attori più insicuri, il gesto artistico prendeva il sopravvento sul testo. Adesso c è un equilibrio più paritario tra la provocazione e la drammaturgia. La cosa più evidente è che noi – intendo io e gli altri attori, Lucia Mascino, Marina Rocco, Elena Lietti e Gabriele Brunelli -siamo quindici anni più bravi».

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