Due uomini, un ufficio in un capannone deserto, un incontro che quasi immediatamente deraglia dai binari stabiliti. Dovrebbe essere un intervista, ma è chiaro che Paolo Veres non ha nessuna intenzione di limitarsi a rispondere alle domande del giovane cronista seduto di fronte a lui. Del resto Veres è abituato a comandare e a farsi ubbidire. Riservato come tutti gli uomini davvero potenti, è lo spregiudicato magnate della più importante fabbrica di armi d’Europa. Per molti, anzi per quasi tutti è l’uomo più crudele del mondo. Ha deciso di raccontarsi a un anonimo giornalista di una testata locale, ma è lui a condurre l intervista, che presto diventa altro perché è Veres a fare la domanda da cui dipende tutto, ovvero “Lei ucciderebbe l’uomo più crudele del mondo per un miliardo?”.