Il pluripremiato drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remón porta in scena la sua esilarante commedia Ciarlatani affidandosi al talento indiscusso di Silvio Orlando.

È il racconto, impietoso e divertito, di manie, storture, fasulle ambizioni e ideali frustrati dell’“impostore” per antonomasia: l’attore. Tra produttori cocainomani, sceneggiatori plagiati, attori underground incomprensibili anche a sé stessi, attrici invecchiate in interminabili soap, lo spettacolo dissacra e diverte rivelandoci come il recitare possa essere fuga e, all’opposto, rifugio, alibi e perfino terapia. E non solo: è una riflessione sul successo, il fallimento e i ruoli che recitiamo, più in generale, nella vita.

Teatro puro, grande teatro, perché il lavoro, pur nella sua complessità, nella costruzione a incastri e scene con continui passaggi tra vita quotidiana, recitazione in scena e nella vita, e sogni, trova una sua limpida chiarezza e coinvolge lo spettatore nei suoi slittamenti e nel succedersi dei diversi personaggi, ciarlatani proprio per la loro doppiezza e il voler ”essere sempre la migliore versione di se stessi”, interpretati dagli attori, a cominciare da uno strepitoso Orlando […].

– Paolo Petroni, ansa.it


Il testo di Pablo Remón, con protagonista uno splendido Silvio Orlando, è un esempio di teatro contemporaneo impavido, serve mettersi lì ad ascoltare, a provare a digerire per conto terzi le frustrazioni, e si scoprono fragilità, debolezze da ciarlatani, come da titolo.

– Francesco Bettin, sipario.it


Una narrazione seria e comica […] che si getta nella esplorazione delle idiosincrasie umane, delle distorsioni della realtà; ancora, degli ideali traditi, delle ambizioni illusorie dell’impostore par excellence: l’uomo (o meglio, la donna) di spettacolo.

– Davide Traglia, eroicafenice.it


Una multiforme, comica polifonia di personaggi, ora feroci ora surreali, spesso irresistibili.

– Paolo Scotti, Il Giornale

NOTE DI REGIA –  Pablo Remón

1. Ciarlatani racconta la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro. Anna Velasco è un’attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di pilates e nei fine settimana fa teatro per bambini. Tra soap opera televisive e spettacoli alternativi, Anna è alla ricerca del grande personaggio che la farà finalmente trionfare. Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo, con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera. Questi due personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni ’80, scomparso e isolato dal mondo.

2. Ciarlatani sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari. Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c’è, a mo’ di pausa o parentesi, un’autofiction in cui l’autore dell’opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio. Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi. L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti, che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. L’intenzione è che “Ciarlatani” sia una narrazione eminentemente teatrale, ma con un’aspirazione romanzesca e cinematografica.

3. Infine, Ciarlatani è una commedia in cui solo quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione.

8 - 20 Ottobre 2024

Ti potrebbe interessare

Ti potrebbe interessare

Teatro

Oliva Denaro

3 - 14 Luglio 2024

A grande richiesta, Ambra Angiolini torna al Parenti con la storia di Oliva Denaro, dall’omonimo libro di Viola Ardone, candidato al Premio Strega 2022. Una racconto di crescita ed emancipazione che scandaglia le contraddizioni dell’amore. Regia Giorgio Gallione.

A grande richiesta, Ambra Angiolini torna al Parenti con la storia di Oliva Denaro, dall’omonimo libro di Viola Ardone, candidato al Premio Strega 2022. Una racconto di crescita ed emancipazione che scandaglia le contraddizioni dell’amore. Regia Giorgio Gallione.

Teatro

Chi come me

1 - 20 Ottobre 2024

Torna l’ultimo grande successo di Andrée Shammah che ha stregato gli spettatori coinvolgendoli in una commovente e profonda esperienza umana. In scena cinque giovanissimi e sorprendenti attori in uno spettacolo di cui siamo protagonisti dal primo all’ultimo minuto. Di Roy Chen.

Torna l’ultimo grande successo di Andrée Shammah che ha stregato gli spettatori coinvolgendoli in una commovente e profonda esperienza umana. In scena cinque giovanissimi e sorprendenti attori in uno spettacolo di cui siamo protagonisti dal primo all’ultimo minuto. Di Roy Chen.

Teatro

Cose che so essere vere

Things I Know to Be True
29 Ottobre - 3 Novembre 2024

Un’ode alla famiglia, un’indagine sulla complessità delle sue dinamiche, ma soprattutto una storia che parla di amore. Protagonisti di questa toccante commedia del pluripremiato drammaturgo Andrew Bovellqui al suo primo allestimento italianoValerio Binasco e Giuliana De Sio.

Un’ode alla famiglia, un’indagine sulla complessità delle sue dinamiche, ma soprattutto una storia che parla di amore. Protagonisti di questa toccante commedia del pluripremiato drammaturgo Andrew Bovellqui al suo primo allestimento italianoValerio Binasco e Giuliana De Sio.

Teatro

Il misantropo

19 - 24 Novembre 2024

Una storia d’amore, un amore-possesso, una nevrosi. Un’edizione fresca dell’opera di Molière, diretta da Andrée Ruth Shammah e recitata in versi, già accolta con grande entusiasmo da pubblico e critica. Protagonista, nei panni di Alceste, è Fausto Cabra.

Una storia d’amore, un amore-possesso, una nevrosi. Un’edizione fresca dell’opera di Molière, diretta da Andrée Ruth Shammah e recitata in versi, già accolta con grande entusiasmo da pubblico e critica. Protagonista, nei panni di Alceste, è Fausto Cabra.