testo e regia Emanuele Aldrovandi
con Serena De Siena, Tomas Leardini, Luca Mammoli, Silvia Valsesia
aiuto regia Luca Mammoli
scene Francesco Fassone
costumi Costanza Maramotti
luci Antonio Merola
produzione Associazione Teatrale Autori Vivi / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale
In questa commedia grottesca firmata da Emanuele Aldrovandi, una madre spinge la propria ossessione oltre ogni limite pur di garantire alla figlia di sei anni un futuro di gloria artistica. Il racconto di Ferdinando, compagno riluttante e voce narrante, è un viaggio tra ricordo e allucinazione, che svela le crepe profonde di una società che confonde l’amore con il controllo e il successo con la felicità.
Tra delirio e tenerezza, lo spettacolo mette a nudo la paura del fallimento e il desiderio di evitarlo a chi amiamo. È un ritratto agrodolce della nostra incapacità di accettare la frustrazione come parte inevitabile del vivere, di quel rapporto talvolta estremo e distruttivo che abbiamo instaurato tra felicità e realizzazione personale.
Una parabola grottesca che, con il suo stile tagliente e feroce, esplora la nostra fame insaziabile di felicità e successo, finendo per rivelare la più tragica delle fragilità: quella dell’amore che si trasforma in ossessione.
– Dramma.it
Si ride e ci si commuove alla fine, si esce divertiti, ma con qualche pensiero con cui fare i conti poi, a sipario chiuso. E non è cosa da poco per una serata a teatro. Applausi, calorosi applausi da una platea gremita ed eterogenea.
– Nicola Arrigoni, Sipario
Aldrovandi confeziona un spettacolo dal ritmo serrato e sostenuto, impietosa “polaroid” di vizi e deformazioni dell’animo umano che vedono genitori sostituirsi ai figli, o peggio ancora servirsi di loro, nel tentativo di realizzare sogni diventati incubi, frustrazioni diventate ossessioni.
– Roberto Canavesi, teatroteatro.it