Orchestra Sinfonica di Milano
Riccardo Bisatti, direttore
Pietro De Maria, pianoforte
Programma
Giuseppe Verdi,
Ouverture da La forza del destino
Claude Debussy,
Prélude à l’après-midi d’un faune
Nicola Campogrande,
R (Un ritratto per pianoforte e orchestra)
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A un anno dalla scomparsa di Roberta, figura profondamente intrecciata alla vita civile e culturale di Milano, Alberto Toffoletto e Maddalena Moro, con tutta la famiglia Guaineri, hanno scelto di condividere con la città un momento di bellezza e ricordo – anche con chi non l’ha conosciuta – per lasciarsi guidare dalla musica e dalla sua capacità di raccontare l’amore, l’impegno e la vita.
Fulcro del programma musicale sarà “R (un ritratto per pianoforte e orchestra)”, una composizione nata nel 2012 dal desiderio di Alberto di donare a Roberta un gesto eterno, una melodia che potesse parlarle e parlarci anche oltre il tempo. Una dedica romantica, potente e universale che farà da cuore pulsante a un evento pensato per tutti: per chi ama la musica, per chi ha vissuto una perdita, per chi crede che ricordare qualcuno con arte sia un atto di comunità.
In occasione della composizione di “R (un ritratto per pianoforte e orchestra)”, avevo scritto: “Quel giorno, tornando verso casa, ho cominciato a pensare che sarebbe stato bellissimo far comporre una musica su e per R. Mi sembrava meraviglioso fare una cosa per lei che restasse per sempre, che avesse la forza di girare per il mondo per conto suo, che potesse essere ascoltata da tutti, in ogni luogo, ma che, tuttavia, la rappresentasse in modo intimo ed esclusivo. Mi sembrava un modo unico e indelebile di poterle dire quello che è per me; mi sembrava un modo dolce per ringraziarla della vita meravigliosa che mi fa vivere; mi sembrava un modo romantico per poterla avere sempre accanto, anche quando è impegnata nelle sue innumerevoli battaglie”.
Ecco il perché di questo Concerto, non c’è molto da aggiungere: Maddalena e io, con tutta la famiglia Guaineri, desideriamo che Roberta resti sempre viva nel cuore della nostra città che ha così profondamente amato. – A.
“Amare quello che si ama” a tutta prima appare una definizione pleonastica o ridondante, ma è quanto mi viene in mente, d’istinto, quando penso a Roberta. Perché Roberta amava le persone, la natura, le cose e la bellezza con un’adesione sempre entusiasta, profonda, sincera, un’adesione totale. Anche per la musica funzionava così. La nostra amicizia è stata con e nella Musica: la Tetralogia di Wagner diretta dal maestro Barenboim in Scala, le Sinfonie di Brahms, le sonate per pianoforte, la Sagra di Stravinsky, tanti ascolti condivisi, confronti e commenti, emozioni sempre fortissime. Roberta sapeva cosa ascoltare; soprattutto sapeva cosa guardare, quando si ascolta.
Questa sera con Maddalena, Alberto e tutta la famiglia Guaineri rendiamo omaggio a questa passione. A prima vista il programma potrebbe apparire una follia, credetemi, non lo è. Nei tre brani che ascolteremo abbiamo cercato di raccontare quanto fosse ampio e variegato l’interesse di Roberta per la musica: per l’opera lirica, per il pianoforte, per la contemporaneità. Cominciare con la Sinfonia da Forza del destino di Verdi ha un duplice significato, è un brano che Roberta e Alberto hanno sempre amato tantissimo e insieme è il destino: l’elemento decisivo di una grande storia d’ amore. Il Prélude à l’Après-midi d’un faune di Debussy rappresenta la passione per l’arte tutta: letteratura, pittura, danza, teatro, cinema e musica appunto. Ed è un brano simbolo del secolo da cui siamo venuti, il Novecento. Infine, R è il ritratto musicale di Roberta che un giorno Alberto ha chiesto di scrivere a Nicola Campogrande: un concerto per pianoforte e orchestra, un brano che unisse in una sola composizione da un lato la dolcezza, la bellezza, il sorriso e dall’altro l’intelligenza, la forza, la generosità di una ragazza meravigliosa. R è per sempre. – Piero