commedia in due atti di Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi
regia Piero Maccarinelli
con Antonello Fassari, Alvia Reale, Alberto Onofrietti
scene Paola Comencini
musiche Antonio Di Pofi
produzione Teatro Franco Parenti
Il confronto fra tre generazioni, immerso nei valori dell’ identità sociale e della storia.
Protagonisti, un vecchio partigiano, sua figlia medico ed ex terrorista di sinistra e un giovane fascistello di borgata. Tutti e tre, nell’interagire tra loro, scoprono le proprie debolezze, le paure, il proprio orgoglio, e ciascuno impara e insegna.
È davvero una “strana coppia” quella dei personaggi di questa commedia in cui divertimento, dramma e commozione si avvicendano senza timori, come nella vita reale. Manuel, giovane fascistello impunito della periferia romana, investe con l’auto Renato, vecchio partigiano comunista dal cocciuto istinto pedagogico e, per evitare una denuncia per guida senza patente, tratta con lui un periodo di assistenza a domicilio.
È così che due mondi tanto distanti anagraficamente e culturalmente, due espressioni così caratterizzanti della storia del nostro paese si incontrano e scontrano tra momenti esilaranti, sorprese e inganni, dando così inizio a uno scambio reciproco molto più profondo di quanto potessero mai sospettare. In un percorso aspro, ora scanzonato, ora ironico, la comune ricerca di umanità e di verità li aiuterà a vincere le reciproche diffidenze rivelando le proprie debolezze e paure: il bilancio di una vita intera per Renato, la mancanza di prospettive per il futuro per Manuel.
Ma c’è anche un ritorno inaspettato e un’ulteriore occasione di scontro. Dopo un silenzio durato trent’anni Aurora, la figlia di Renato, torna a casa con il suo pesante passato di militanza nella lotta armata e con l’incancellabile ricordo di un padre che l’aveva denunciata alla polizia. Per Renato si tratta dell’ultimo, e forse più importante, confronto della sua vita.
Renato, Aurora e Manuel con le loro storie, le loro sconfitte, le loro illusioni e la loro voglia di riscatto, sembrano diventare figure simboliche di un Paese che cerca di ritrovare il senso di sé. Il testo mantiene l’ambientazione del 2007 e affronta alcune importanti contraddizioni della società italiana. E conserva intatte tutte le caratteristiche della commedia, dotando i tre protagonisti di grande personalità, disincantata ironia e di dialoghi vivaci e brillanti.
Andrée Ruth Shammah sceglie di riallestire il testo di Joseph Roth, che quindici anni fa vide protagonista Piero Mazzarella. Sarà il maestro Carlo Cecchi, con un tono ironico e distaccato, a disvelare la parabola del protagonista Andreas.
Una commedia dal meccanismo perfetto, primo straordinario testo in tre atti di Eduardo, scritto a soli 22 anni. Con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses, Ernesto Mahieux, diretti da Armando Pugliese.
A trent’anni dalla prima edizione con Adriana Asti e nel centenario della nascita di Giovanni Testori, Andrée Ruth Shammah riporta in scena La Maria Brasca. Nei panni di questa eccezionale figura femminile – che grida al mondo la potenza della passione, l’amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione o compromesso – Marina Rocco.
“Non manterremo le promesse, ma noi ve lo diciamo prima”. Questo il motto del movimento politico di Gene Gnocchi. In scena, la sua convention tutta da ridere e riflettere. Un monologo dai contorni politici e facilmente intuibili fin dal titolo: Il Nulla.