Presentazione del libro
Iran a mani nude. Storie di donne coraggiose contro ayatollah e pasdaran (ed. Rubbettino)
di Mariano Giustino
con l’ autore intervengono:
Andrea Cangini, Segretario Fondazione Einaudi
Assia Neumann Dayan, collaboratrice La Stampa e Linkiesta
Cristina Giudici, giornalista de Il Foglio e consulente della fondazione Gariwo
Rayhane’ Tabrizi, attivista iraniana
introduce Alessandro Litta Modignani, coordinatore di Ponte Atlantico
presiede Simona Giannetti, avvocato
Le donne iraniane da anni elaborano strategie per sfidare la discriminazione di genere, sia in politica che nella società. Dal 16 Settembre 2022, per la prima volta, la popolazione di Teheran, cuore culturale e politico del paese, è scesa in strada per ribellarsi contro l’uccisione di una ragazza curda, non persiana e non sciita, cioè di una persona che apparteneva alla periferia, al Kurdistan. Questo rappresenta il primo passo di una profonda rivoluzione culturale che ha già provocato, di fatto, l’abbattimento dell’apartheid di genere e della distanza tra centro e periferia. È la sfida popolare ai leader teocratici più seria dal 1979.
La “Generazione Z” rifiuta l’ipocrisia di vivere la libertà solo nello spazio privato e la rivendica ovunque, a cominciare dallo spazio pubblico. In Iran sta emergendo con sempre più forza una generazione che sogna di liberarsi da ogni oppressione e ogni autoritarismo per vivere come vivono i giovani in Occidente, consapevole che la vita può essere vissuta in modo diverso e che non vede altra speranza se non quella del salvifico abbattimento di questo regime orrifico.