introduce Andrée Ruth Shammah
con Carlo Cecchi, Fausto Cabra e Valentina Picello
mise en espace Andrea Baracco
drammaturgia Jacopo Squizzato
disegno luci Matteo Ziglio
produzione Carnezzeria
in collaborazione con Teatro Franco Parenti
Ritroviamo il racconto, cadenzato in jazz, di un uomo e dei suoi 15000 passi consumati da una parte all’altra della città di Vicenza: I quindicimila passi (2002) edito da Einaudi, primo romanzo di Trevisan che lo consacra tra i grandi scrittori.
A queste pagine, in una sorta di montaggio incrociato, sono interposti brani dal quaderno nigeriano Black Tulips (ultimo libro, uscito postumo per Einaudi nel 2022), da Tristissimi giardini (Laterza 2010), Standards (Sironi, 2002) e dal capolavoro Works (Einaudi 2016).
Con uno stile tagliente e spiazzante, ha scalfito la patina di convenienza che avvolge il nostro mondo, restituendo una visione cruda e lucida dell’umanità.
Cesellatore dell’anima umana, Trevisan ha trasformato la solitudine in un atto di resistenza, la scrittura in una battaglia per la verità.
Con una scrittura capace di staccarsi dai modelli, estraeva la sua prosa con la trivella a mano.
– Il Foglio
La voce di Vitaliano Trevisan era insieme nitida e contorta, capace di dire il tragico dell’esistenza con la precisione di un cesellatore, che non trascura nemmeno il minimo dettaglio nel tentativo di corrispondere alla durezza e alle asperità del reale. Persino beckettianamente divertita dall’insensatezza cupa e ironica, visceralmente ossessionata dalla necessità di esser vera, di smascherare, attraverso un rigore insieme sintattico ed etico, le menzogne…
– Luca Illetterati, ilmanifesto.it
Di Vitaliano Trevisan, amico del Parenti, Andrée Ruth Shammah ha messo in scena nel 2011 Una notte in Tunisia con Alessandro Haber e nel 2012 l’adattamento de Gli Innamorati di Goldoni.