ideazione e regia Adriano Evangelisti
drammaturgia Agnese Fallongo
con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo
musica dal vivo Tiziano Caputo
coordinamento creativo Raffaele Latagliata
produzione Teatro de Gli Incamminati/deSidera
in collaborazione con ARS Creazione e Spettacolo
Donne del popolo che sconvolgono le proprie vite e compiono piccoli grandi atti di coraggio, in nome dell’amore.
Una giovane sposa, partita durante la Prima Guerra Mondiale dalla Sicilia per il fronte carnico, nella speranza di ritrovare il marito; un’orfanella cresciuta a Littoria (Latina) dalle suore e arrivata a Roma quando l’Italia entra in guerra nel secondo conflitto mondiale; e Suor Letizia, un’anziana veneta dai modi bruschi che, presi i voti in tarda età, si rivelerà essere il sorprendente trait d’union dei destini di queste donne.
Classe 1987, la Fallongo già dimostra grande maturità artistica nell’intensa interpretazione delle protagoniste e, più in generale, dei tanti volti di donne che hanno combattuto per rivendicare diritti e autonomia nel riappropriarsi del proprio destino.
Una regia ferma e millimetrica, che dà un respiro profondo allo spettacolo. […] Alternando con sapienza comico, tragico, farsesco, dosando a perfezione grammelot, avanspettacolo, canzoni popolari, sottili richiami alla commedia dell’arte e persino al cunto siciliano, il testo della Fallongo e la regia animano sulla scena la dolcemara giostra dell’esistenza.
Un teatro che emoziona, che ha qualcosa da dire senza essere presuntuoso. Agnese Fallongo scrive e interpreta un bellissimo testo, divertente, sensibile, intenso e ricco di emozione
I due attori riescono magistralmente nei loro ruoli, cambiando velocemente i vari personaggi sia nella mimica sia nel linguaggio (siciliano prima e romano poi) divertendo e ammutolendo il pubblico.
Agnese Fallongo, con una gamma espressiva versatile e cadenzata, ci descrive usanze, vita rurale, amore e tradizioni. Tiziano Caputo è un ottimo compagno di viaggio: dapprima siciliano, romantico e innamorato, poi giovane romano, impacciato e timido, alla sua prima esperienza con l’altro sesso. […] La poetica, invece, commuove. La chitarra crea una simbiosi con la protagonista, quasi un dialogo: il suono segue la recitazione, che si fonde al canto finale di forte impatto in cui le voci si alternano e si fondono al contempo.