testo e regia Davide Sacco
con Lino Guanciale, Francesco Montanari
scene Luigi Sacco
aiuto regia Claudia Grassi
organizzazione Ilaria Ceci, Luigi Cosimelli
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini / LVF / Teatro Manini di Narni
Spettacolo presentato in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
«Fino a dove può spingersi la crudeltà dell’uomo? Qual è il limite che separa una brava persona da una bestia? A cosa possiamo arrivare se lasciamo prevalere l’istinto sulla ragione?»
In una stanza spoglia di un capannone abbandonato, Paolo Veres è seduto alla sua scrivania: è l’uomo più crudele del mondo, o almeno questa è la considerazione che la gente ha di lui. Proprietario della più importante azienda di armi d’Europa, ha fama di uomo schivo e riservato.
Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale è stato scelto per intervistarlo, ma la chiacchierata prende subito una strana piega. In un susseguirsi di dialoghi serrati emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva.
Lo spettacolo galoppa sulle spalle dei due attori che hanno energia fantasiosa e forza sicura. Si conquistano applausi e simpatia che va oltre la lo loro popolarità più grande.
– Giulio Baffi, la Repubblica
Un duello tra due antagonisti dapprima apparentemente opposti, poi affini e infine nuovamente contrapposti, totalmente immersi in un crescendo di emozioni e desideri inconfessabili in cui il concetto di vittima e carnefice viene continuamente messo in discussione. […] Ne viene fuori uno spettacolo che lascia lo spettatore attonito e incredulo, spingendolo a interrogarsi profondamente sul limite del concetto di crudeltà ribaltando tutte le certezze che inizialmente lo avevano confortato.
– Rossella Siano, Eroica Fenice
Una prova attoriale di enorme livello: espressivo, mimico, di presenza scenica tout court. Perché Montanari e Guanciale sono due attori di gran classe.
– Pierluigi Pietricola, Sipario
L’immensità del testo viene messa in risalto grazie all’incredibile bravura dei due attori, Guanciale e Montanari.
– Elena Bartolucci, musiculturaonline.it