scritto e diretto da Francesco Lagi
con Anna Bellato, Francesco Colella, Leonardo Maddalena
suono Giuseppe D’Amato
scene Salvo Ingala
costumi Ilaria Ladislao
luci Martin E. Palma
organizzazione Regina Piperno
illustrazione Antonio Pronostico
uno spettacolo di Teatrodilina
in collaborazione con DOG
residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t
In scena li vediamo vivere diverse situazioni, stupendamente impacciati nella vita reale e non più virtuale. Un susseguirsi di mimica e tempi comici da manuale ci regala un’ora di pura gioia della fruizione, mentre l’improbabile coppia impara a conoscersi – e noi con loro –.
L’imbarazzo fra due adulti che tentano maldestri di riconoscersi in un duo diviene palpabile, ma la fiammella non si accende. Perché, proprio come il professore e l’impiegata, siamo, fummo, o saremo per un certo tempo, qualcosa che è “più di uno”, ma ancora nient’affatto coppia, al massimo… “meno di due”. Forse siamo tutti destinati alla solitudine, anche se in coppia, e Lagi ce lo ricorda con una carezza e senza un briciolo di retorica.
Si ride e lo si fa di gusto, mentre piano piano sedimenta quel grammo di sostanza profonda su cui ci si invita a riflettere: ha a che fare col presente, con le relazioni, col modo estremamente variabile in cui ognuno le può vivere e strutturare, e che può lasciare addosso un senso di vaghezza che somiglia a un’insoddisfazione mai del tutto ben definita.
– Michele Di Donato, klpteatro.it
L’imbarazzo dei protagonisti è esilarante, travolgente. Impossibile per lo spettatore non empatizzare con loro, impossibile non essere colpiti dall’energia che i loro corpi sprigionano. Impossibile non ridere quando loro ridono o imbarazzarsi quando si imbarazzano perché avvertiamo tutto il senso di inadeguatezza che provano e l’incertezza dei loro discorsi che non trovano appigli, che scivolano via quasi subito. […] I dialoghi sono perfetti, precisi nel restituire la fatica di coprire a tutti i costi i vuoti che si creano, nel fare acrobazie impossibili nel tentativo di catturare l’attenzione dell’altro, nel non farlo andare via
– Carolina Germini, liminateatri.it
La bella amicizia e il sodalizio lavorativo che lega gli artisti della compagnia Teatrodilina – un gruppo di professionisti che occasionalmente si riunisce per dar vita a lavori centrati sulla parola, il suono e i gesti degli attori – si riflette sul palco lasciando lo spettatore meravigliato, divertito, in qualche modo edificato da una storia che in parte lo riguarda perché riflette le fragilità di ognuno. L’idea che regge l’impalcatura di questo loro ultimo lavoro, Meno di due, è estremamente efficace e solida nella sua semplicità.
– Paolo Talone, accreditati.it