Cartellone 2024 - 2025 / Teatro

Scene da un matrimonio • 21 - 26 Gennaio 2025

Cartellone 2024 - 2025 / Teatro

Scene da un matrimonio • 21 - 26 Gennaio 2025

Ispirata al celebre capolavoro di Ingmar Bergman, in scena la storia d'amore di una coppia che cerca un modo per rimanere unita. È l’anatomia di una crisi matrimoniale che si trasforma, nel confronto con l’altro, in una radiografia del sé.

Nel ruolo dei protagonisti i due grandi interpreti Fausto Cabra e Sara Lazzaro, diretti da Raphael Tobia Vogel, che ha il merito di aver regalato a tutta la storia una meravigliosa fluidità, una veste nuova, totalmente attuale, con una recitazione dinamica e fisica, fatta di dialoghi rapidi e incalzanti.

Uno sguardo ravvicinato sulle emozioni e i conflitti di coppia: crepe, insoddisfazioni, rabbia, risentimenti e il peso delle convenzioni sociali, per un’analisi approfondita e dolorosa di una fine. Ma può un amore davvero finire?

La drammaturgia di Bergman, già capace di squarciare il velo dell’ipocrisia sociale e di indagare la dimensione umana del matrimonio, qui si tinge di una nuova forza.

– Marie Claire

La regia di Vogel, con il suo tocco sobrio e preciso, esalta la profondità del testo e l’immediata connessione che esso riesce ancora a stabilire con il pubblico. […] Se, cinquanta anni fa, l’opera di Bergman restituiva efficacemente l’immagine patinata del matrimonio borghese svedese, oggi la sua potenza evocativa si amplifica nella percezione di un mondo in cui le relazioni umane sono sempre più mediate e distorte dalle nuove tecnologie, dalla comunicazione virtuale e da una pervasiva solitudine individuale.

– Sofia Balbino, marieclaire.it


Ecco, questa nuova, bellissima, contemporanea, versione di Scene da un matrimonio è piena d’amore perché pulsante, vivente, totalmente attuale. E non solo per i due attori che abitano con grande maturità e intensità la perfetta scena con cambi a vista di Nicolas Bovey. È di nuovo nostra perché rilancia la sfida dell’incontro uomo-donna anche a nuove generazioni per cui la parola “matrimonio” ha perso ogni attrattiva.

– Massimo Bernardini, Huffpost


Raphael Tobia Vogel ha già dimostrato di avere un modo caratteristico di costruire i suoi lavori, accostando l’attenzione ai dettagli, a partire dai movimenti degli attori nello spazio, sempre studiati […]. Sono bravissimi i due interpreti: Fausto Cabra il maschio ‘irrisolto bambino’, furbo e capriccioso, frenetico, cacciaballe e Sara Lazzaro una Marianna affogata nei rancori e rimpianti dell’ego.
– Anna Bandettini, La Repubblica


Lo spettacolo ripresenta il capolavoro cinematografico del 1973 in una veste nuova, coinvolgente, e disturbante.

– Giorgia Valeri, Famiglia Cristiana


C’è una recitazione dinamica, fisica, gestuale. I dialoghi rapidi, incalzanti danno una direzione, un senso nuovo, frizzante, ilare, reattivo, alle frasi melancoliche dei cupi colloqui bergmaniani. I tempi fluiscono veloci. I due attori si spostano con rapidità sulla scena ed è notevole la capacità di entrambi nel tener testa e rilanciare questo dinamismo sferzante l’uno dall’altro, l’uno sull’altro.

– Rinaldo Cadddeo, Scripts&Books


Si compie, in questo lavoro teatrale, una sorta di miracolo scenico, di sublimazione del genere: il dramma borghese si apre a un invincibile sorriso, anzi, a una catartica risata. Il regista Vogel ha il merito di aver regalato a tutta la storia una meravigliosa fluidità; le scene scorrono veloci. Non si riscontra alcun attrito frenante e la mente non ha tempo per distrarsi.

– Danilo Caravà, Milanoteatri.it


Il finale della Scena 7 è indimenticabile e memorabile anche l’ottava e ultima scena (In piena notte, in un posto buio, da qualche parte del mondo), in cui Vogel compendia l’amarsi “imperfetto e terreno” di Marianna e Giovanni con il pianto su ciò che ha fine, con una luce bianca, un video in bianco e nero del matrimonio, la neve chiusa in una sfera di vetro e un’altra neve che cade su due corpi forse ritrovati.

– Raffella Viccei, Morgana Web

Sara Lazzaro, formatasi al Drama Centre di Londra, è volto noto al grande pubblico televisivo per la sua partecipazione a DOC e The Young Pope. Ha lavorato nel cinema con, tra gli altri, Andrea Segre e Paolo Virzì e in teatro con la compagnia Vanishing Point diretta da Matthew Lenton e con autorevoli registi tra i quali Giorgio Sangati, Marco Tullio Giordana e Cristina Comencini.
Fausto Cabra è un pluripremiato attore e regista tra i più apprezzati e preparati della sua generazione. È stato tra i protagonisti di Lehman Trilogy di Luca Ronconi e ha al suo attivo importanti esperienze teatrali con grandi registi, da Declan Donnellan a Carlo Cecchi, da Mario Martone a Valerio Binasco.

NOTE DI REGIA

La trama di Scene da un matrimonio ruota attorno a Giovanni e Marianna, interpretati da Fausto Cabra e Sara Lazzaro, i quali vivono un rapporto che apparentemente funziona, ma in realtà segnato da crepe e insoddisfazioni, rabbia, risentimento e tensioni accumulati nel corso degli anni. La loro storia rappresenta un riflesso universale delle relazioni amorose, che possono essere fragili, complicate e segnate da alti e bassi. Nonostante i conflitti e le difficoltà, i due personaggi cercano un modo per rimanere uniti, credendo ancora nell’importanza del mutuo soccorso e della vicinanza emotiva. Lo spettacolo esplora anche temi più ampi come il matrimonio, la famiglia borghese e le convenzioni sociali, criticando l’istituzione matrimoniale e mettendo in evidenza il peso delle maschere sociali che spesso impediscono alle persone di conoscersi veramente e di vivere una relazione autentica.

Scene da un matrimonio si focalizza sull’intima rappresentazione dei protagonisti, offrendo uno sguardo ravvicinato sulle loro emozioni e conflitti. Non ci sarà lieto fine bensì un’analisi approfondita e dolorosa della crisi di una coppia. I temi sono affrontati con sfumature leggere e talvolta comiche, cercando di far sorridere o commuovere lo spettatore di fronte all’immaturità, all’infelicità e all’incapacità di Giovanni e Marianna di trovare la pace.

Perché riproporre questo testo proprio oggi? Saprà parlare alle nuove generazioni come ha saputo fare con quelle passate?  Una chiave di lettura può essere, a mio avviso, il tema della mancanza di contatto umano, fisico e diretto: centralissimo ai giorni d’oggi, vista la grave dipendenza di molti – giovani, in particolare – da tecnologia, smartphone e social media. Le generazioni più giovani (e non solo) hanno quasi completamente sostituito l’esperienza concreta con quella virtuale. Viviamo in un’epoca in cui telefonare a una persona, invece che mandarle un messaggio, è considerato invasivo. Questo scollamento progressivo dal contatto diretto con il prossimo, dalla condivisione attiva degli spazi comuni, non può che comportare un allontanamento dalla realtà. Invitare dunque gli spettatori ad affrontare esplicitamente la complessità dei sentimenti umani, amorosi, familiari o coniugali che siano, potrebbe ricordare loro quanto siano universali, al di là delle specifiche difficoltà della nostra epoca. Potrebbe forse “risvegliare” qualcosa che è innato in noi, per quanto spesso sopito o nascosto e perfino rassicurare chi pensa di non avere gli strumenti per risolvere la propria situazione sentimentale disastrosa, proprio come quella dei protagonisti di questa storia.

Raphael Tobia Vogel

21 - 26 Gennaio 2025

Ti potrebbe interessare

Ti potrebbe interessare

Teatro
La Grande Età, insieme

Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro

23 Aprile - 18 Maggio 2025

Nelle mani di Milena Vukotic e Federico De Giacomo e con la sensibilità di Andrée Shammah alla regia, prende forma una storia che parla di fragilità, di gentilezza e del coraggio di lasciarsi andare.

Nelle mani di Milena Vukotic e Federico De Giacomo e con la sensibilità di Andrée Shammah alla regia, prende forma una storia che parla di fragilità, di gentilezza e del coraggio di lasciarsi andare.

Teatro

L’uomo più crudele del mondo

5 - 7 Maggio 2025

Lino Guanciale e Francesco Montanari in un thriller psicologico tra vittima e carnefice, una sfida oltre ogni etica, un gioco malvagio, perverso, scatenato attraverso una proposta immorale che cambierà le loro vite.

Lino Guanciale e Francesco Montanari in un thriller psicologico tra vittima e carnefice, una sfida oltre ogni etica, un gioco malvagio, perverso, scatenato attraverso una proposta immorale che cambierà le loro vite.

Teatro

Tipi umani seduti al chiuso

Partitura sentimentale per biblioteche
7 - 18 Maggio 2025

Prolifica, dissacrante, romantica, Lucia Calamaro ha indagato l’essere umano nelle sue pieghe più nascoste e doloranti. I tipi umani del titolo sono sette persone in una biblioteca, dove libri e tavoli diventano un habitat di sicurezza e di conforto, ma anche di litigio e violenza. Una commedia variegata, felice, spiazzata e dolente.

Prolifica, dissacrante, romantica, Lucia Calamaro ha indagato l’essere umano nelle sue pieghe più nascoste e doloranti. I tipi umani del titolo sono sette persone in una biblioteca, dove libri e tavoli diventano un habitat di sicurezza e di conforto, ma anche di litigio e violenza. Una commedia variegata, felice, spiazzata e dolente.

Teatro

Con il vostro irridente silenzio

9 - 11 Maggio 2025

Fabrizio Gifuni torna al Parenti con lo studio sulle lettere della prigionia di Aldo Moro, lo scritto più scabro e nudo della storia d’Italia. Uno spettacolo in cui la forza della parola è dirompente e il teatro diventa spazio di cittadinanza e piazza aperta sulla città.

Fabrizio Gifuni torna al Parenti con lo studio sulle lettere della prigionia di Aldo Moro, lo scritto più scabro e nudo della storia d’Italia. Uno spettacolo in cui la forza della parola è dirompente e il teatro diventa spazio di cittadinanza e piazza aperta sulla città.