regia e drammaturgia Mario De Masi
con Alessandro Gioia, Fiorenzo Madonna, Antonio Stoccuto, Lia Gusein-Zadé
disegno luci Desideria Angeloni
disegno sonoro Alessandro Francese
costumi Diana Magri
aiuto regia Serena Lauro
foto di scena Ivana Fabbricino
produzione Teatro Franco Parenti / Compagnia I Pesci
Rassegna La nuova scena
a cura di Natalia Di Iorio
Un’esplosione violentissima e duratura di una stella che ne ingloba un’altra, producendo una materia che si disperde nell’universo e che dà vita a nuove stelle, mentre il nucleo collassa su se stesso creando un buco nero.
Tre fratelli con strade future divergenti si ritrovano ad essere adulti loro malgrado di fronte alla morte inquietantemente grottesca del padre. Differenti le loro reazioni: fuga, responsabilità, stallo.
La madre, forza attraente e respingente allo stesso tempo, plasma il carattere dei figli e ne determina i singoli percorsi, le rispettive aspirazioni e i relativi desideri. È lei il centro in cui collassa tutto. L’esplosione della fuga, l’evoluzione della presa di responsabilità inevitabili e il collasso di legami spezzati, nei quali prevaricano i singoli desideri. Ecco la Supernova.
Mario De Masi, già regista di Pizzeria K e in scena anche con Caini.
Supernova riesce a descrivere realisticamente la vita che cambia, i destini che divergono per poi rintrecciarsi, riesce a condurci lì dove l’esplosione diviene abisso, e la frammentazione, la scissione, il sopravvivere, il difendersi un’opzione della vita. La capacità degli attori di immergersi nella realtà dei personaggi è palpabile, la loro interpretazione trasmette quelle emozioni sottili che alle volte le parole vorrebbero nascondere, e il movimento nello spazio, le opposizioni, e gli angoli di ricalco mostrano il tipo di relazionalità che cambia, che si incontra e scontra per ricongiungersi nello sfumare del tempo. Grazie.
– Joele Schiavone, teatrionline
Appassiona e coinvolge, inquieta e commuove questo spettacolo della giovane compagnia I pesci dal titolo Caini, appellativo affibbiato a una famiglia chiusa e schiva, tacciata di infamia e avvolta dal mistero.