Un noir ironico e tagliente, intriso di torbida sensualità, che tiene avvinto il pubblico in una serie di continui svelamenti. Meglio non raccontare troppo della trama di «La signora del martedì», tratto dall’omonimo romanzo di Massimo Carlotto, in scena al Parenti da domani al 18 febbraio, con protagonisti Giuliana de Sio e Alessandro Haber diretti da Pierpaolo Sepe. In un tempo imprecisato, collocabile grosso modo negli anni ’90, Alfonsina Malcrida, detta Nanà, ogni martedì va a comprarsi un’ora di sesso a pagamento in una pensione in disarmo, gestita dal travestito Alfredo (Paolo Sassanelli), dove Bonamente Fanzago (Riccardo Festa), attore porno al tramonto, vive da quindici anni. Ma un giorno il passato torna a bussare alla porta con le sembianze di Pietro Maria Belli (Haber), un giornalista di cronaca nera senza scrupoli, che ampia responsabilità aveva avuto nella distruzione della vita della donna.