Si avvisa il gentile pubblico che giovedì 18 Aprile in via straordinaria il foyer NON sarà accessibile e i servizi di bar e guardaroba NON saranno attivi. Ci scusiamo per il disagio.

AVVISO: giovedì 18.04 il foyer NON è accessibile e NON sono attivi bar e guardaroba.

Ogni debolezza, in un attimo, può trasformarsi in vizio e trascinare in una spirale senza ritorno.

La grande letteratura si fa teatro. Il capolavoro di Dostoevskij, nella versione di Vitaliano Trevisan, ci viene restituito in un allestimento originale ed efficace, sempre in bilico tra dramma e commedia. Il linguaggio scenico, al servizio dell’ironia e del sarcasmo del testo, catapulta lo spettatore in un girone dantesco. La passione e la compulsione, le ossessioni e le debolezze di Aleksej, Polina, Blanche e degli altri personaggi dell’opera si rivelano non lontane dalle nostre.
Ogni debolezza, in un attimo, può trasformarsi in un vizio che trascina in una spirale senza ritorno, capace di piegare tutti, anche i più forti, quando decidono di provare. A simboleggiare la perfidia della roulette c’è il croupier che scandisce i momenti più intensi e forti della satira, gli attimi in cui la dipendenza diventa acuta, le ricchezze svaniscono, la disperazione cresce e l’animo umano s’impoverisce. Le sequenze di gioco impreziosiscono la messa in scena con vorticose emozioni, diventando uno specchio perfetto della trappola in cui sono finiti tutti i personaggi.

L’intreccio è da commedia, addirittura da farsa, ma senza lieto fine. Il retrogusto è amaro, e non può che essere così: in fondo, ciò a cui assistiamo è il progressivo inaridimento morale di un giovane, nel cui cuore la roulette prende il posto della fanciulla di cui è innamorato.
Vitaliano Trevisan
Spettacolo inserito nel Percorso Dostoevskij