di Goliarda Sapienza
adattamento Ippolita di Majo
regia Mario Martone
con Donatella Finocchiaro, Roberto De Francesco
scene Carmine Guarino
costumi Ortensia De Francesco
luci Cesare Accetta
Il filo di mezzogiorno è pubblicato da La nave di Teseo
Un ringraziamento a Mario Tronco per aver musicato il canto dei pescatori delle isole Eolie
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Teatro di Roma – Teatro Nazionale / Teatro Stabile di Catania
Repubblica
Mario Martone, poliedrico regista teatrale e cinematografico e sceneggiatore incontra il mondo di Goliarda Sapienza – autrice del grande successo postumo L’arte della gioia. Donna fuori da tutti gli schemi e anche dalle ideologie politiche del suo tempo, fu prima partigiana, poi femminista, sempre controcorrente e contro il conformismo che ha lottato con ogni mezzo, primo fra tutti la scrittura.
Il suo romanzo Il filo di mezzogiorno (1969), qui riadattato da Ippolita di Majo per Donatella Finocchiaro, ripercorre con lucidità e una straordinaria dovizia di particolari il suo percorso psicanalitico vissuto dopo il periodo di depressione sfociato in un tentativo di suicidio. Goliarda insegue la sua memoria, i ricordi, le sensazioni, le libere associazioni, lo psicoanalista la guida, l’accompagna e riesce a condurre la scrittrice dalle tenebre nelle quali il ricovero in manicomio e i ripetuti elettroshock l’avevano sprofondata, alla luce della coscienza e al recupero della propria identità.