Cartellone / TeatroLa nuova scena

Mio figlio era come un padre per me

Archivio / TeatroLa nuova scena

Mio figlio era come un padre per me

Marta e Diego Dalla Via, fratelli in teatro e nella vita, trattano il tema del suicidio attraverso una vicenda familiare che si staglia sul nord-est industriale al tempo della crisi.

Ambientato nel Veneto degli spritz che danno “un’immotivata fiducia nel futuro”, della polenta istantanea, degli imprenditori falliti e delle donne ossessionate dall’aspetto fisico, lo spettacolo dei Fratelli Dalla Via racconta di una vicenda familiare, di un conflitto tra generazioni che si staglia sul nord-est industriale al tempo della crisi, cui fa da spettro speculare il tema del suicidio.

In scena due fratelli che, desiderosi di riprendere in mano le loro vite, architettano l’omicidio dei genitori. Niente armi, niente sangue. Il modo migliore per uccidere un genitore è ammazzargli i figli e lasciarlo poi morire di crepacuore. Un piano perfetto, ma impossibile poiché, quando arriva la crisi “i padri” decidono di lasciare in eredità ai figli un’impresa fallita e lingotti di polenta.

Originale, tagliente, intelligente, divertente, capace di veicolare il colore acido del grottesco meglio di qualsiasi altra strada scenica tentata. […] Non c’è nulla da ridere eppure si ride dall’inizio alla fine in questo spettacolo paradossale. Si ride per la bravura dei due attori, per i tempi comici perfetti, ma soprattutto per l’infilata continua di trovate, quasi tutte linguistiche, arguzie verbali giocate in punta di r moscia, in quel dialetto veneto parlato e insieme scimmiottato.
Rossella Menna – rumorscena.com

Uno spettacolo intelligente, che con lucido sarcasmo dipinge un ritratto spietatamente realistico della contemporaneità, fatta di consumi veloci e compulsivi, di brillanti superfici che nascondono il vuoto, di involontarie mescolanze fra sacro e profano, popolare ed elitario.
Daniela Elisa Corradi – Teatro.it

Con ironia raggelante e a tratti con punte di cinismo il lavoro affronta la tragica questione del suicidio, come scelta estrema compiuta da innumerevoli imprenditori colpiti da crisi economica.

Spettacolo vincitore Premio Scenario - Motivazione della Giuria

Marta Dalla Via è attrice. Da qualche anno ha scoperto il piacere di essere anche autrice dei suoi lavori. Scrive e mette in scena Veneti fair con la regia di Angela Malfitano che debutta al Napoli Fringe Festival 2010. È tra i sei giovani autori scelti dal drammaturgo Stefano Massini per il percorso Urgenze presso lo spazio IDRA (Indipendent Drama) di Brescia, dove vince con il testo Interpretazione dei sogni.
Insieme al fratello Diego Dalla Via scrive Piccolo Mondo Alpino progetto vincitore del Premio Kantor, spettacolo prodotto dal CRT di Milano e vincitore del premio speciale della giuria nel concorso drammaturgico CTAS Oltrelaparola 2011. La loro collaborazione da casuale e affettiva diventa effettiva e voluta: nascono i Fratelli Dalla Via, un’impresa famigliare che costruisce storie.

la nuova scena 22-23

Teatro

Lancillotto e Ginevra

2022 – 2023 Cartellone
Teatro

Progetto La nuova scena

2022 – 2023 Cartellone
Teatro

Appena prima

2022 – 2023 Cartellone
Produzione
Teatro

Surrealismo capitalista

2022 – 2023 Cartellone
Produzione
Teatro

Come vorrei non morire

2022 – 2023 Cartellone
Produzione
Teatro

Caini

2022 – 2023 Cartellone
Teatro

Alcesti: è ancora buio?

2022 – 2023 Cartellone
Produzione
Teatro

Cassandra

2022 – 2023 Cartellone
Teatro

Questa splendida non belligeranza

2022 – 2023 Cartellone
Teatro

L’estinzione della razza umana

2022 – 2023 Cartellone