una creazione also.known.as.
testo e messa in scena Simone Corso
dramaturg Jovana Malinarić
con Carmelo Crisafulli, Paola Francesca Frasca, Francesco Roccasecca
senza Annibale Pavone
collaborazioni artistiche Gabriele Anzaldi, Luca D’Arrigo, Simone Cammarata
produzione Nutrimenti Terrestri
con il sostegno del Comune di Patti e di Fondazione Orestiadi di Gibellina
Vincitore del Premio #cittàlaboratorio – Orestiadi di Gibellina 2022
Premio Renato Palazzi – Tindari Festival 2022
Finalista Borsa teatrale Anna Pancirolli 2022
Finalista InBox 2023
Partendo dalla vicenda di Antonio Stano, tragico caso di bullismo condiviso sui social da ragazzini per aumentare la propria popolarità, in scena una riflessione sul cambiamento culturale della nostra epoca.
Nel 2019 Antonio Stano morirà all’ospedale di Taranto dopo aver passato giorni dentro casa senza sfamarsi. Nel suo paese era chiamato “il Pazzo” e il suo ruolo nella comunità ridotto a quello d’oggetto del giogo d’una squadra di giovanissimi che lo perseguitavano per poter poi filmare e condividere su WhatsApp le loro azioni. Antonio, per sfuggire loro, si era chiuso dentro casa senza più mettere piede fuori.
In scena un’indagine sulle dinamiche sociali che connotano questa vicenda. I beni di consumo e la cultura audiovisiva prima, i social poi, sono entrati a far parte di noi stessi, del modo in cui ci rapportiamo gli uni agli altri, con il rischio di marginalizzare il singolo dentro la sola forma dello spettatore, chiuso dietro delle porte sbarrate a fare da guardia ai propri averi o dietro degli schermi per imparare a recitare un nuovo sé stesso. La pièce imbastisce un dialogo onesto tra scena e platea, un’occasione assembleare di confronto.
Spettacolo strano, curioso, tutto rivolto a ciò che il mondo sta vivendo oggi in una diffusa multimedialità. […] I ragazzi chattano con i loro cellulari anche a pochi metri di distanza uno dall’altro. Questo succede. Diventando ognuno un mostro che voglia mettere in mostra il suo io, altrimenti è come se non esistesse. Allo stesso modo come quando in passato un fatto non pubblicato su un giornale era come se non fosse mai accaduto. Apparire. Questo il verbo imperante. Questo conta oggi. Se non appari non esisti. Appaio dunque sono sostituisce il cartesiano cogito ergo sum.
– Gigi Giacobbe, Sipario