Amen, una parola potentissima e fragilissima, una parola che benedice, un sì alla vita. Ma anche l ultima parola, il congedo dalla vita». Una breve apparizione in video dello psicanalista Massimo Recalcati ci porta subito al cuore del suo primo lavoro teatrale, Amen, per l appunto, che ha debuttato ieri al Teatro Franco Parenti a Milano (che lo produce con Tpe e Ert) e poi in tour. Una parola di origini ebraiche indissolubilmente legata alla preghiera, che riecheggia e rimbomba nell’ animo dell’autore e degli attori che gli danno voce per una invocazione laica nata in pandemia, ma che alla fine tanto laica non è. L autore parte da una drammatica nota biografica: nato prematuro, venne dato per spacciato, il battesimo fu anche estrema unzione, ma la forza della vita fu più forte, il battito di quel piccolo cuore non si fermò.