Il cielo oltre le polveri: Valentina Petrini racconta l’Ilva
a cura di Claudio Ricci
Sussurrata all’Italia, ma urlata al mondo. La vicenda dell’acciaieria più importante d’Europa è un pezzo della storia italiana del Novecento, tanto gloriosa per il progresso economico, quanto oscura per la politica, le istituzioni e, soprattutto, le persone.
Valentina Petrini fotografa la questione dell’ex Ilva di Taranto attraverso le testimonianze delle persone che ne sono state vittime. Il 10 marzo ha presentato al Teatro Franco Parenti la sua Taranto nel segno controverso dell’acciaieria che dà il cibo e avvelena. Il libro Il cielo oltre le polveri raccoglie almeno quindici anni di inchieste giornalistiche fatte dall’autrice sul campo e, tra dichiarazioni e passi romanzeschi, si dipanano i segreti di un problema nazionale. Emerge un’antologia a contorni chiaroscuri, una Spoon River italiana che sulle sponde del Lido Azzurro di Tamburi culla il riposo di martiri bambini e lavoratori.
Dopo l’introduzione del giornalista Massimo Rebotti, l’attore Pierfrancesco Nacca legge alcuni passi del libro: «Quando è notte e ti affacci alla finestra e vedi all’orizzonte le ciminiere che sparano in cielo l’impossibile, nuvole di fumo bianco, nero, rosso, non ti senti sicuro anche se ti dicono che non devi aver paura».
Anche il cantautore tarantino Diodato interviene durante la presentazione ponendo in risalto un concetto chiave: le azioni del singolo, siano esse positive o negative, condizionano la vita del prossimo. Non si è mai soli quando si segue una via di conoscenza e di approfondimento. Il rapporto con la verità è alla base del processo evolutivo di qualsiasi comunità. Fare i conti con il passato è conditio sine qua non per costruire un domani differente.
Valentina Petrini si racconta in prima persona. Infonde la sua vita tra le pagine, ponendosi al fianco delle vittime di questa realtà. Nel grande dramma del caso vi è anche un elemento di fiducia rappresentato proprio dalle storie delle persone comuni che confermano la solidarietà, l’unione e la determinazione della popolazione tarantina.Questo libro – come afferma l’autrice – racconta un pezzo di cielo del mondo. Il cielo che si distende fiero sopra le polveri sottili delle città degli uomini, un po’ a ricordare che il Sole irradia la terra anche dietro alle nubi.