E se il tempo fosse un vortice? Un mulinello dal moto inevitabile che lentamente ci inghiotte esaurendo il corso della nostra vita?

Quali sono le strade che imbocchiamo mentre questo vortice ci trascina sul fondo? Quali sono gli errori che commettiamo, i rimpianti, le parole che dovremmo dirci e non ci diciamo? Cosa riusciamo a tramandare e cosa viene inghiottito per sempre? Per rispondere a queste domande ho ambientato il mio testo sul fondo del Vortice del Tempo che ho immaginato come un limbo tra la vita e la morte dove interagiscono tre personaggi: Vecchio, Uomo e Ragazzo, rispettivamente nonno, padre e figlio. Qui possono rivivere il loro passato, comprenderne gli errori ma anche colmare con le parole ciò che in vita era silenzio. Dalle tradizioni di famiglia agli scenari sociali, l’attenzione è rivolta al mutamento, a ciò che si tramanda e ciò che viene dimenticato, a ciò che si perde e ciò che invece resta.

Mattia Michele De Rinaldis

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