con il sostegno di
Laboratorio di ri-scrittura creativa per la scuola secondaria di secondo grado
in occasione dello spettacolo I Promessi sposi alla prova, regia Andrée Ruth Shammah.
Partendo da I Promessi Sposi, romanzo pilastro dei programmi liceali, si propone un laboratorio di ri-scrittura e rielaborazione creativa della vicenda e dei personaggi del testo.
Non si tratta semplicemente di raccontare la stessa storia scegliendo una diversa prospettiva, quanto di entrare nelle dinamiche del personaggio, capirne le caratteristiche fondanti, le qualità che fanno di Lucia, Lucia o di Renzo, Renzo e inserirle però in un contesto inedito e personale che, pur non negando la coerenza all’originale, restituisca con un’immagine nuova e contemporanea il senso, le ideologie dominanti e costitutive del testo manzoniano.
Valter Malosti e Federica Fracassi portano in scena la feroce confessione testoriana de La Monaca di Monza. Una performance violentemente poetica.
In occasione della messa in scena de La Monaca di Monza e de I Promessi sposi alla prova, un progetto di scrittura teatrale a partire dal lavoro del maestro Giovanni Testori, condotto da Angela Demattè.
Una raccolta molto intimista, in cui lo scrittore lombardo si misura con l’ amore come sentimento totalizzante e incondizionato. Amore degli uomini e delle donne, carnale ma anche immortale.
“Ci sono momenti storici in cui alcuni testi ci sembrano necessari; la prima volta che ho messo in scena I Promessi sposi alla prova con Franco Parenti ne sentivo la necessità e la sento, oggi, come e forse più di allora” Andrée Ruth Shammah
Natoli rilegge I promessi sposi in chiave etica, concentrandosi sul tema del male, dal sopruso inizialmente inflitto a Renzo e Lucia fino alla sollevazione delle folle nella rivolta di Milano, dal dilagare della peste al tenebroso interludio della Monaca di Monza.
C’è come una sorta di braccio di ferro tra Testori e Manzoni. Un continuo processo insieme attrattivo e distrattivo. Ermanno Paccagnini, critico e italianista, ci accompagna alla scoperta del dialogo tra i due autori.
Era inevitabile. Visto il successo del romanzo e la sua centralità nella pratica scolastica, non sorprende che parecchi scrittori italiani abbiano lavorato sul canovaccio dei Promessi sposi, ora per rendergli omaggio, ora per dissacrarlo.
Salvo Germano legge alcuni capitoli fondamentali dalle pagine d’arte di Testori, dedicate a Gaudenzio Ferrari, Fra Galgario, Giacomo Ceruti, Ennio Morlotti, in cui ben si riconosce la forza plastica di una scrittura che ha nell’occhio il suo uncino, il suo punto di cattura. A cura di Davide Dall’Ombra.