Ci sono momenti storici in cui alcuni testi ci sembrano necessari.
È a partire da questa urgenza e necessità che è nato il Progetto Testori.
In un tempo in cui tutto va veloce e ogni appuntamento diventa evento che dura il tempo di un post, ci sembra importante prenderci un momento di riflessione e di approfondimento per ricondurre il nostro pensiero anche al senso del nostro fare.
Parole come Responsabilità, Eredità, Memoria nel corso della nostra storia sono diventate azioni concrete e pratiche quotidiane, ma ancora oggi ci induco a nuove domande e nuove sfide. Il progetto, rivolto alle nuove generazioni, è un invito a scoprire la lingua di uno scrittore che proprio partendo dai classici non ha mai smesso di interrogarsi sul presente e sulla responsabilità di essere testimone del proprio tempo.
Spettacoli, incontri, letture e laboratori per poter riascoltare le sue parole e riappropriarcene oggi nel senso più profondo del loro valore. Perché solo facendole nostre potremo un giorno – forse – tradirle.
Un laboratorio di ri-scrittura creativa della storia e dei personaggi del grande classiso manzoniano. Per le classi della scuola secondaria di secondo grado.
Valter Malosti e Federica Fracassi portano in scena la feroce confessione testoriana de La Monaca di Monza. Una performance violentemente poetica.
In occasione della messa in scena de La Monaca di Monza e de I Promessi sposi alla prova, un progetto di scrittura teatrale a partire dal lavoro del maestro Giovanni Testori, condotto da Angela Demattè.
Una raccolta molto intimista, in cui lo scrittore lombardo si misura con l’ amore come sentimento totalizzante e incondizionato. Amore degli uomini e delle donne, carnale ma anche immortale.
“Ci sono momenti storici in cui alcuni testi ci sembrano necessari; la prima volta che ho messo in scena I Promessi sposi alla prova con Franco Parenti ne sentivo la necessità e la sento, oggi, come e forse più di allora” Andrée Ruth Shammah
Natoli rilegge I promessi sposi in chiave etica, concentrandosi sul tema del male, dal sopruso inizialmente inflitto a Renzo e Lucia fino alla sollevazione delle folle nella rivolta di Milano, dal dilagare della peste al tenebroso interludio della Monaca di Monza.
C’è come una sorta di braccio di ferro tra Testori e Manzoni. Un continuo processo insieme attrattivo e distrattivo. Ermanno Paccagnini, critico e italianista, ci accompagna alla scoperta del dialogo tra i due autori.
Era inevitabile. Visto il successo del romanzo e la sua centralità nella pratica scolastica, non sorprende che parecchi scrittori italiani abbiano lavorato sul canovaccio dei Promessi sposi, ora per rendergli omaggio, ora per dissacrarlo.
Salvo Germano legge alcuni capitoli fondamentali dalle pagine d’arte di Testori, dedicate a Gaudenzio Ferrari, Fra Galgario, Giacomo Ceruti, Ennio Morlotti, in cui ben si riconosce la forza plastica di una scrittura che ha nell’occhio il suo uncino, il suo punto di cattura. A cura di Davide Dall’Ombra.