Cartellone / TeatroLa nuova scena

Questa splendida non belligeranza

Una Storia così, poi così e infine così

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Questa splendida non belligeranza

Una Storia così, poi così e infine così

Marco Ceccotti porta in scena una commedia moderata, tra ironia dissacrante e cinismo, sul devastante quieto vivere.

Uno spettacolo divertente e irriverente, sul rapporto genitori-figli, sulle frustrazioni, le incomprensioni e la vita abitudinaria che spesso opprimono i sogni e soffocano i desideri.

Il ritratto di una famiglia pacifica, tollerante, dove, per sopravvivere, ognuno si rifugia in un mondo tutto suo fatto di assurde fantasie e fantastiche illusioni. Luigi, ossessionato dalla morte in senso negativo, racconta i finali di libri e film alle persone che sono alla fine della loro esistenza. Suo padre, pacifista emotivo, si guadagna da vivere decorando sanitari per dittatori sanguinari, mentre la madre, ironizzatrice cronica, cerca la felicità nei libri horror.

Le loro giornate sono un susseguirsi di abitudini rassicuranti, piccoli rimpianti, sogni rimandati, traumi ricercati e insalate poco condite. Vorrebbero odiarsi, non molto, quel tanto che basta per essere persone normali, ma è difficile odiarsi per chi non è mai riuscito a dirsi neanche un “ti voglio bene”.
I tre vivono in uno stato di tranquillità e pace che li sta distruggendo. Un’esistenza fondata sul non detto, sul non fatto, sul non essere abbastanza, sul non sapersi, sul non riuscire.

Quella raccontata da Marco Ceccotti, più che una famiglia, è un’epoca. La drammaturgia scavalca i confini del legame parentale per tratteggiare una più ampia coesistenza tra generazioni. – Sabrina Fasanella, Teatro e Critica


Tra ironia dissacrante e cinismo, vanno in scena i drammi della famiglia moderna con una lente di ingrandimento sulle paure e le ombre dell’animo umano. Sul palco i rapporti tra esseri umani, nella loro complessità e unicità. – Valentina Ersilia Matrascia, Art A Part of Culture


Un titolo raffinato, per una commedia surreale sul tema dei rapporti familiari e dei conflitti esistenziali, quelli necessari, ricercati, auspicati nel percorso di formazione dell’identità di un individuo. (…) Lo spettacolo, da non perdere, è una parodia brillante, sorprendente e irrazionale. – Renata Savo, Scene Contemporanee

Marco Ceccotti, classe ’85, è autore, attore, comedian e burattinaio. Laureato al DAMS di Roma e al Centro Universitario Teatrale dello Stabile dell’Umbria, collabora con diversi autori e attori scrivendo contenuti per il web, per la pubblicità (tra gli altri Ministero Istruzione, Consiglio Superiore Sanità, Consiglio Superiore Sanità, WWF e ENAV) per i podcast (Treccani) e per la televisione (La7 e RaiTre). Dal 2009 lavora al San Carino – Teatro Stabile di Burattini a Roma con il quale si è esibito pressoché ovunque. Nel 2019 è inserito dal Teatro di Roma tra le Sei Nuove Voci della Drammaturgia Italiana all’interno del Progetto Scritture condotto da Lucia Calamaro e Graziano Graziani. Nel 2012 fonda Nano Egidio, compagnia di teatro che sperimenta vari linguaggi comici mescolando elementi di teatro di figura e recitazione. Nel 2021 idea e scrive insieme a Simona Oppedisano e Francesco Picciotti Cattivoni e I Misteri che hanno fatto scuola, due podcast per le scuole prodotti da Laudes e dalla Fondazione.

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