La scommessa vinta di Andrée Ruth Shammah. Fra i nomi della nuova stagione Timi, Gassmann, Haber e la Morar MILANO di Diego Vincenti «Non siamo solo corpo. Abbiamo bisogno di incontrarci, stare insieme, vedere film su grande schermo e andare a teatro, non al supermercato. Pensare il contrario, significa ridurre il nostro essere uomini e donne. Ma i teatri lavorano invece sulla completezza. Anche per questo non bisogna far passare l’idea che la cultura sia secondaria. È un pensiero offensivo». Come non condividere le parole di Andrée Ruth Shammah. Perentoria nel rimettere il teatro al centro del villaggio.