Che spettacolo. Quello sul palco, naturalmente. Adesso peròè soprattutto quello in platea a elettrizzare Filippo Timi. Con gli spettatori che tornano a riempire le sale. Con le mascherine, ma «vicini, vicini. Una festa». Così bella che l altra sera, alla fine di una replica al Niccolini di Firenze, «agli applausi sono uscito con il cellulare e ho filmato il pubblico». Dopo la lunga apnea dei lockdown,è come tornarea respirare. «Meglio, come tornarea fare l amore insiemee non più da soli». La vogliaè tale chea Milano, al Franco Parenti, cheè un po la sua seconda casa, Timi si moltiplica per due. Da domani in Sala Grande, insiemea Lucia Mascinoe diretto da Giuseppe Piccioni, alla sua prima regia teatrale, torna con Promenade de santé del francese Nicolas Bedos, commedia romantica (e molto erotica): un uomo, una donna, un attrazione fatale che si infiamma sulla panchina di un ospedale psichiatrico. Da lunedì, invece, nella Sala Zenitale affacciata sui Bagni Misteriosi,è autore, registae interprete (insieme a undici giovani attori) di Cabaret delle piccole cose (entrambi fino al 30 ottobre).