«Ho sfruttato questa occasione per far conoscere giovani compagnie e contemporaneamente lavorare con le associazioni di quartiere. Con loro ho cercato di individuare temi che potessero interessare e coinvolgere la gente con spettacoli che parlassero del loro quotidiano. Sappiamo tutti quanto spesso il teatro sia sentito come estraneo». Così spiega come è nato “Storie senza frontiere” Natalia Di Iorio, la persona cui Andrée Ruth Shammah ha affidato la direzione artistica e quindi di stilare il programma che rappresentasse l’Associazione Pier Lombardo e il Teatro Franco Parenti all’interno del grande palinsesto del progetto “Milano è viva nei quartieri”.
«Vengo da Roma – ma ha Milano ho lavorato anni fa e proprio al Parenti – e ho trovato nei quartieri una realtà associativa davvero viva e vivace. Con loro abbiamo individuato le tematiche che allontanassero quella soggezione verso il teatro istituzionale di cui dicevo prima, soprattutto nei giovani, che pure sono il terreno su cui lavorare per creare il pubblico di domani».