scritto da Agnese Fallongo
con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo
e con Adriano Evangelisti
regia Raffaele Latagliata
musiche originali Tiziano Caputo
scenografie Andrea Coppi
costumi Daniele Gelsi
produzione Centro di Produzione Teatro de Gli Incamminati
in collaborazione con ARS Creazione e Spettacolo
Agnese Fallongo vincitrice del Premio Franco Enriquez 2023 come miglior attrice nello spettacolo I Mezzalira.
Agnese Fallongo e Tiziano Caputo tornano sul palco con il terzo capitolo della “Trilogia degli Ultimi”, iniziata con Letizia va alla guerra e proseguita con …Fino alle stelle!.
Accanto a loro, Adriano Evangelisti che – dopo averli diretti in Letizia va alla guerra – entra in scena per interpretare il protagonista-narratore della storia. La regia è affidata ancora una volta a Raffaele Latagliata, che aveva già firmato …Fino alle stelle!, confermando così un sodalizio artistico ormai consolidato e riconoscibile per stile e sensibilità.
Al centro di questo spettacolo, la famiglia Mezzalira, alle prese con il disperato tentativo di tenere chiuse dentro le mura di casa le proprie questioni e i propri segreti. Ma quelle mura non sempre bastano a contenere i loro tabù, che, proprio come l’olio delle olive che raccolgono, scivolano in una spirale di infausti accadimenti. A raccontarci questa storia, Giovanni Battista Mezzalira, detto “Petrusino”, il più piccolo della famiglia che, una volta adulto, riflette sulla sua esistenza e l’attraversa, in un caleidoscopio di ricordi e colpi di scena. Petrusino sarà così costretto a fare i conti con i fantasmi del passato per poter accettare il presente, scoprendo di non essere stato il solo a custodire un segreto.
Un lavoro teatrale in cui convergono con grazia tutte le qualità – e al più alto livello – per creare un’esperienza di assoluta eccellenza. Non solo consigliatissimo, ma anche prescritto come se si provasse a essere dei medici dell’anima.
– unfoldingroma.com
Agnese Fallongo e Tiziano Caputo sono il sodalizio artistico più riuscito e fortunato che conosca. In scena sembra che condividano uno stesso cuore pulsante che si incarna in due corpi diversi. Dopo tanto tempo ho avuto la fortuna di assistere a uno spettacolo in cui è la storia a muovere gli attori e non viceversa. La regia di Raffaele Latagliata ci avvolge e ci porta, letteralmente, in un altro mondo, ci prende per il bavero all’inizio dello spettacolo e ci lascia andare solo alla fine senza chiedere il permesso.
– contrappunti.info
Grazie al suo ritmo serrato e incalzante, è un’opera che ti fa sorridere, ridere e al contempo emozionare.
– thewalkoffame.it
Un lavoro di alta artigianalità teatrale e creativa.
– Flaminio Boni
Gli attori in scena si muovono fra comicità e sentimento, epica e retorica del passato, naturalismo e assurdo con tale efficacia da ricevere applausi a scena aperta e addirittura una standing ovation alla fine dello spettacolo. La regia di Latagliata ha due pregi: si fida degli attori (e fa bene); con pochi accorgimenti, semplici e funzionali, mette ordine e organizzazione scenica alla storia.
– marcantonioluciditeatro.it