Archivio / Teatro

Visite

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Dopo Sulla morte senza esagerare, spettacolo di maschere, la giovane compagnia, guidata dal regista Riccardo Pippa, continua l’indagine su una forma teatrale che si affida al gesto, ai corpi con e senza maschere, a una parola-suono scarna e essenziale che supera le barriere linguistiche. Che mira ad una sintesi per esaltare la potenza e l’espressività dei loro volti di cartapesta: in assenza di parole sono i dettagli a rivelare allo spettatore ciò che accade.

Ispirato al mito di Filemone e Bauci di Ovidio, Visite indaga la metamorfosi come segno del tempo, sguardo sul mondo, vitale necessità e dinamica scenica e lo fa raccontando con un linguaggio originale, una storia semplice e comune, per cogliere, se possibile, il fondo mitico di una quotidianità a noi vicina.

Tutto accade in una camera da letto, luogo intimo, aperto e appartato che contiene il tempo che passa, le stagioni della vita, i gesti quotidiani che diventano rituali, le visite degli amici, dei ricordi, dei sogni e la visita come ultimo, possibile, atto di resistenza.

Non si registrano molte novità giovanili nel teatro milanese, ma una piacevole eccezione c’è e dunque va segnalata subito [...] Non si tratta della consueta, e spesso pedante, drammaturgia contemporanea, ma di una raffinata macchina delle emozioni intorno a un letto, senza parole, solo col linguaggio del corpo dell’attore e della maschera.
Anna Bandettini - la Repubblica
I Gordi sono un’ottima dimostrazione di teatro contemporaneo e di drammaturgia collettiva. A partire dagli insegnamenti della commedia dell’arte creano spettacoli ironici, leggeri e poetici, Il silenzio, infine, è una vera rivoluzione contro la ridondanza verbale di tutti i giorni e l’assopimento dei sensi e delle sensazioni.
Roberta Orlando - paneacquaeculture