con Matteo Bonazzi
sotto l’Alto Patrocinio di Reale Ambasciata di Norvegia in Italia con il sostegno di Innovation Norvay
in collaborazione con Università degli Studi di Milano | Iperborea
a cura di Associazione Pier Lombardo
In un’epoca come la nostra in cui sembra così difficile orientarsi, avere punti di riferimento, decidere di sé, la questione dell’autenticità torna a essere particolarmente attuale. Vaghiamo nel mondo globalizzato alla continua ricerca di noi stessi, pronti a perderci a ogni passo. In questo infinito gioco di specchi e di maschere, scriviamo sotto pseudonimi, come già insegnava Kierkegaard, o per “non aver più volto”, come voleva Foucault. Ma quando potremo finalmente dire, alla Peer Gynt, «sono stato veramente me stesso»?
Forse è arrivato il momento di provare a pensare come autenticare il nostro dire, piuttosto che continuare a credere nell’illusione di un dire autentico.
Matteo Bonazzi, filosofo e psicoanalista, membro di OT/Orbis Tertius dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e partecipante della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, svolge attività di ricerca presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca e insegna alla Sezione Clinica dell’Istituto freudiano di Milano. Oltre a vari saggi, è autore di: Il Libro e la scrittura. Tra Hegel e Derrida (Milano, Mimesis, 2004); Scrivere la contingenza. Esperienza, linguaggio, scrittura in Jacques Lacan (Pisa, ETS, 2009); (con F. Carmagnola), Il fantasma della libertà. Inconscio e politica al tempo di Berlusconi, (Milano, Mimesis 2011); El lugar político del inconsciente contemporáneo (Buenos Aires, Grama, 2012); Lacan e le politiche dell’inconscio. Clinica dell’immaginario contemporaneo (Milano, Mimesis 2012); (con D. Tonazzo), Lacan e l’estetica. Lemmi (Milano, Mimesis 2015). Ha curato l’edizione italiana di J. Alemán e S. Larriera, L’inconscio e la voce. Esistenza e tempo tra Lacan e Heidegger, (Milano, et al/Edizioni, 2009); (con M. Barenghi), L’immaginario leghista. L’irruzione delle pulsioni nella politica contemporanea (Macerata, Quodlibet, 2012); per la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, L’inconscio è la politica, Quel che sfugge allo sguardo, Col crimine nasce l’uomo (Mimesis, Milano 2014).