In una società come la nostra, la vecchiaia può diventare trappola di disagio e passività dove è facile chiudersi e perdersi ai margini della vita. Stimolare e ritrovare linguaggi comuni è un momento generatore di senso che aiuta a reagire a sofferenze e fatiche, ed è il corpo che ci insegna a esplorare ed esprimere ciò che nel corso del tempo vi si è sedimento in preziose miniere.
Il lavoro sul movimento è la prima occasione per tornare in contatto col sé profondo, per sentirsi amati e ascoltati, per comunicare e creare relazioni cogliendo sostegno nella reciprocità. Non è richiesta alcuna preparazione fisica, né idoneità specifica e o abbigliamento ad hoc. È invitato a partecipare anzi chi pure abbia problemi motori anche importanti, chi utilizzi appoggi, chi faccia fatica a muoversi o sia in carrozzina. Basta la disponibilità ad effettuare semplicissimi gesti, o anche solo pensarli, per ritrovarsi in una più profonda relazione con sé stessi e gli altri.