La bravissima Milena Vukotic dà vita all’anziana Daisy in una storia delicata e divertente, capace di raccontare con umorismo un tema complesso come quello del razzismo nell’America del dopoguerra.
E con Salvatore Marino, Maximilian Nisi.

Dal testo Premio Pulitzer 1988 e premio Oscar nella versione cinematografica, A spasso con Daisy racconta di una ricca anziana ebrea che vuole apparire povera; una donna dal piglio forte: ironica, diretta, scontrosa, capricciosa, avara. Vitale e indipendente non tollera la decisione del figlio di assumere per lei l’autista Hoke, di colore e analfabeta. La diffidenza iniziale però lascia il posto a un rapporto fatto di battibecchi e battute pungenti che cela un affetto profondo. È la storia di un’amicizia nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali.

Emozionarsi non è stato mai così divertente.

Una commedia ironica e profonda, che racconta il viaggio della vita attraverso le parole, i gesti e le emozioni dei tre magnifici interpreti […] a cominciare da Milena Vukotic, una vera signora del teatro, che dona a Daisy un piglio schietto, diretto, e un’ironia pungente.
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Un adattamento che si snoda in circa un’ora e un quarto a piccoli quadri, quello ideato da Mario Scaletta, ritmato dallo spegnersi delle luci in scena, dall’andamento quasi da cinematografo. I dialoghi dei protagonisti si susseguono in sorta di sketch che spesso provocano sorrisi e risate in cui c’è molta America; a questi sono inframezzati momenti che invitano alla riflessione, mai con pedanteria, anzi con leggerezza. I silenzi, i gesti: il regalo di un libro all’autista analfabeta perché impari a leggere; lui, da vecchio, che prepara il cibo e imbocca l’amica non più in grado di mangiare da sola. Grazie ai suoi interpreti, una messa in scena cordiale, signorile.
Laura Vincenti – teatro.it

la grande età