di Goliarda Sapienza
adattamento Ippolita di Majo
regia Mario Martone
con Donatella Finocchiaro, Roberto De Francesco
scene Carmine Guarino
costumi Ortensia De Francesco
luci Cesare Accetta
Il filo di mezzogiorno è pubblicato da La nave di Teseo
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Teatro di Roma – Teatro Nazionale / Teatro Stabile di Catania
un ringraziamento a Mario Tronco per aver musicato il canto dei pescatori delle isole Eolie
Mario Martone, poliedrico regista teatrale e cinematografico e sceneggiatore incontra il mondo di Goliarda Sapienza – autrice del grande successo postumo L’arte della gioia. Donna fuori da tutti gli schemi e anche dalle ideologie politiche del suo tempo, fu prima partigiana, poi femminista, sempre controcorrente e contro il conformismo che ha lottato ogni mezzo, primo fra tutti la scrittura.
Il suo romanzo Il filo di mezzogiorno (1969), qui riadattato per Donatella Finocchiaro, ripercorre con lucidità e una straordinaria dovizia di particolari il suo percorso psicanalitico vissuto dopo il periodo di depressione sfociato in un tentativo di suicidio. Goliarda insegue la sua memoria, insegue i ricordi, le sensazioni, le libere associazioni, lo psicoanalista la guida, la accompagna, la segue, e riuscirà a condurre la scrittrice dalle tenebre, nelle quali l’avevano sprofondata il ricovero in manicomio e i ripetuti elettroshock, alla luce della coscienza e al recupero della propria identità.
Dopo il debutto alla Biennale di Venezia 2020, torna in casa Parenti la compagnia del Teatro dei Gordi che, guidati dal regista Riccardo Pippa, continua l’indagine su una forma teatrale che si affida al gesto, ai corpi con e senza maschere, a una parola-suono scarna e essenziale che supera le barriere linguistiche.
Uno spettacolo atipico, che mischia prosa e musica dal vivo, pervaso della fantasia creativa caratteristica del mondo teatrale. Alessandro Haber mette in gioco le proprie emozioni in un viaggio all’interno della memoria, della sua storia e della sua carriera.
Uno de los 10 mejores espectáculos del año en Argentina. Nello spogliatoio di una palestra, due uomini si scrutano, si squadrano, si provocano, si affrontano – quasi come due galli da combattimento – tentando di sedursi.
Tratto dal successo planetario di Eve Ensler, uno spettacolo corale in cui le attrici si dispongono all’ascolto e alla partecipazione di ogni storia. Regia Emanuela Giordano, con Roberta Lidia De Stefano, Alessandra Faiella, Silvia Giulia Mendola, Marina Rocco, Lucia Vasini.
Stay Hungry scava dentro la vita e racconta con onestà la condizione dei migranti. L’attore siciliano Angelo Campolo porta in scena un racconto autobiografico, un punto di vista inedito per guardare il fenomeno della migrazione.
Cosa si può fare con il proprio smartphone in 50 minuti di attesa? Uno spettacolo interattivo, dove si entra a far parte della comunità teatrale, ma anche di una comunità virtuale partecipando ad un gruppo whastapp con gli altri spettatori.
Un avvicinamento ai luoghi e ai sensi di Pier Paolo Pasolini, attraverso le sue parole poetiche e profetiche. Con Gabriele Portoghese, regia Fabio Condemi, drammaturgia dell’immagine Fabio Cherstich.
L’attrice e cantautrice Margherita Vicario, accompagnata dall’Orchestra Multietnica di Arezzo, ci farà conoscere alcune delle straordinarie donne descritte da Elena Favilli e Francesca Cavallo.
Ai bordi pista delle balere, centinaia di anziani hanno ballato e parlato d’amore. I loro racconti e il ricordo dei bambini che sono stati diventano un testo teatrale. Progetto, drammaturgia e regia Renata Ciaravino.
A dieci anni dalla tragedia avvenuta in Norvegia il 22 luglio 2011, un’occasione per ricordare e riflettere su questa vicenda, per farla risuonare nelle nostre vite che non scrivono la Storia ma la vivono. Di Edoardo Erba, con Arianna Scommegna e Mattia Fabris, regia Serena Sinigaglia.
Un progetto di Dogma Theatre Company. In una provincia del Nord, Daniel è la punta di diamante di un gruppo neofascista della zona. L’incontro con l’enigmatico Edo fa riaffiorare in lui un istinto che ha da sempre negato: è possibile che proprio lui provi attrazione per un altro uomo?
Lella Costa dà voce alla rubrica di Natalia Aspesi su il venerdì di Repubblica.
Una danza sulle esperienze interiori e sulla fragilità della nostra condizione all’ombra di una devastante apocalisse collettiva. Ideazione e coreografia Raphael Bianco, Compagnia EgriBiancoDanza, live music perfomance e sound design BowLand, monologo scritto e interpretato da Silvia Giulia Mendola.
! Causa maltempo lo spettacolo andrà in scena in Sala grande alle 21.15