di e con Danila Barone
regia Antonio Panella
luci e musiche Cosimo Francavilla
scene Danila Barone e Cosimo Francavilla
sartoria Cristina Tasso
produzione Teatro del Piccione
la Repubblica
Casa è il luogo sicuro, la tana, il focolare. Casa è il punto fermo che dà sicurezza. Da cui partire e a cui ritornare. È l’archetipo dello stare, del costruire.
Ma se la casa è una chiocciola, se il punto fermo è in continuo movimento allora stare e muoversi si intrecciano e si sovrappongono. Il paradosso del movimento stanziale prende forma, ritmo e spazio.
La forma è quella della spirale, che incarna perfettamente il bisogno di mutamento costante, di ricerca e di scoperta. Il ritmo è quello lento e costante, che si impone alla frenesia del mondo civile ma al tempo stesso si adatta alle regole del ritmo naturale. Lo spazio è quello possibile, quello che segue i limiti ed i confini delle proprie risorse, energie e necessità. Si arriva fin dove si vuole e si può.
Nel suo viaggiare, nel suo migrare, nel suo attraversare le stagioni incontra persone, luoghi e mondi. Li porta con sé. Li conserva nel suo guscio di memoria e li regala in un incontro poetico e lieve, restituendoli in forma di racconto. Lasciando dietro di sé il segno del suo stare. Senza fretta e con stupita meraviglia.