In occasione della presentazione del volume
Zohar. Viaggio fotografico nei luoghi della cultura ebraica italiana (ed. Skira),
con l’autore Francesco Maria Colombo
intervengono
Ferruccio de Bortoli, Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah
Sandro Parmiggiani, curatore del volume
In questo itinerario fotografico ha scelto non la strada della documentazione sistematica e oggettiva, ma quella, più segreta e complessa, di un’interrogazione intima, come se la fotocamera volesse captare atmosfere, presenze, silenzi, echi. L’esito è un ricchissimo repertorio di 142 immagini a colori, ma anche un cammino dentro il labirinto di spiritualità che questi luoghi compongono serbando memorie secolari, talvolta con riflessi drammatici e tragici.
I termini della mia ricerca sono due: la cultura ebraica e la cultura italiana, che non deve e non può considerare la cultura ebraica come un corpo estraneo. Così ho cominciato a entrare nelle sinagoghe, nei cimiteri, nei luoghi simbolici della cultura ebraica italiana, nei loro silenzi e nelle loro atmosfere trascendenti e nelle tracce talora tragiche che li stipano, e a cercare di capire cosa trovavo attraverso il mezzo fotografico, consapevole di essere un profano e un ignorante, ma sperimentando su me stesso quel che dice Parsifal entrando nella comunità di Montsalvat: “Cammino appena, ma mi sento già lontano”.
Il libro si avvale del patrocinio della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, ed è arricchito dagli interventi di Sandro Parmiggiani, di Adachiara Zevi, di Alberto Manguel, di Dario Disegni.