In occasione della presentazione del libro
Tante care cose (Bibliotheka Ed.)
l’autore Massimo De Lorenzo dialoga con Dino Abbrescia, Giulia Mombelli e Anna Ferzetti
modera Paolo Kessisoglu
Una raccolta di lettere personalissime rivolte a figure del passato e del presente, reali o immaginarie, tra cui un famoso regista, la preside di un liceo, dei vecchi amori adolescenziali, Goliarda Sapienza, “il Tonno”, un amico dell’Agenzia delle entrate, Antoine Lavoisier… Lettere intrise di ricordi, di nostalgie, di rammarichi, e di rancori, di rimproveri e di accuse. Di buoni propositi e di scuse.
E devo dire la verità, a me queste mail vengono benissimo. Cioè, modestia a parte, sono proprio bravo, che so, a polemizzare, a fare sentire in colpa, umiliare, dare del nazista a chi se lo merita, usare il sarcasmo per colpire basso. Mail che certo non ottengono nessun effetto concreto, a volte manco mi rispondono, ma almeno sfogo il mio malessere e le mie frustrazioni. E provo anche un certo piacere a scriverle. Mi diverto. Rotture di cazzo, sì, ma tonificanti.