In occasione della presentazione del libro
Occidenti. La nuova società (ed. Jaca Book)
gli autori Renato Mannheimer e Giorgio Pacifici
dialogano con Sergio Scalpelli, Salvatore Carrubba e Benedetta Cosmi
La trasformazione delle società occidentali in seguito alla pandemia da Covid-19 costituisce un tema particolarmente complesso e di grande attualità. Su di esso sono già comparse diverse analisi, poche delle quali, tuttavia, hanno potuto approfondire adeguatamente la questione delle trasformazioni sociali, al di là dell’impatto sanitario.
Con la fine ufficiale della pandemia nel 2023, nessun ritorno possibile alla “normalità”. Il conflitto russo ucraino nel cuore dell’Europa ha creato un altro grave trauma le cui conseguenze per le società occidentali non sono ancora completamente valutabili. Molte le domande affrontate: come hanno reagito i vari strati sociali? Come si sono modificati i rapporti di forza al loro interno? Quali le trasformazioni delle città e della vita urbana? Quali nuovi immaginari collettivi? Quali i riflessi negli orientamenti di voto? O nel mondo del lavoro, fra smart working e The Great Resignation?
Questo libro di Renato Mannheimer e Giorgio Pacifici, con contributi di Laura Dryjanska e Ugo G. Pacifici Noja, affronta la complessità della “nuova società” attraverso un approccio multidisciplinare, con gli strumenti della sociologia, dell’economia, della politica e della psicologia sociale.