Archivio / Incontri e Libri

Mi mancano i vecchi comunisti

Confessione inaudita di un libertario. Con Giovanni Sallusti

Archivio / Incontri e Libri

Mi mancano i vecchi comunisti

Confessione inaudita di un libertario. Con Giovanni Sallusti

Questo non è un libro, è piuttosto una confessione – apparentemente blasfema – che l’autore non è riuscito a trattenere: oggi chiunque sostenga la libertà individuale e d’intrapresa non può non provare una nostalgia inquietante e paradossale per i Vecchi Comunisti.

Si tratta della nostalgia di un avversario ovviamente, ma un avversario che accettava alcune premesse: la Rivoluzione industriale come fatto storico-economico positivo, l’autonomia della politica, l’appartenenza alla cultura occidentale. Il Vecchio Comunista non praticava l'”oicofobia”, l’odio di sé, che è invece la specialità della Nuova Sinistra Woke, sempre più intollerante e censoria. Una sinistra che ha sostituito la fabbrica con Instagram, il partito gramsciano con la sudditanza all’antipolitica, la dialettica hegeliana con la decrescita “gretina”. Fino a farci rimpiangere il barbuto Marx e la sua celebre battuta: ben scavato, vecchia talpa!

Giovanni Sallusti, classe 1983, giornalista, saggista, senior partner dell’agenzia di comunicazione Idein Communication. Laureato in Filosofia, scrive sul quotidiano «Libero». È direttore responsabile di Radio Libertà.