liberamente ispirato a Turandot di Giacomo Puccini
drammaturgia musicale Anna Pedrazzini
regia Sara Zanobbio
scene e costumi Cantieri del Teatro – Como
produzione AsLiCo
L’ideazione musicale è tratta dall’opera originale, di cui risalta le arie ricorrenti per invitare a un ascolto attento e partecipato. L’esperienza promuove la sperimentazione tramite tutti i sensi con colori, forme, materiali e linguaggi pensati per una configurazione scenica a misura di bambino, allo scopo di produrre un’opera di forte impatto e ad alta leggibilità.
Che grande montagna di scatole! Quante serrature, lacci e lucchetti… cosa mai ci sarà nascosto lì dietro? Un piede… due mani… tre note musicali… un occhio… due labbra… tre enigmi da sciogliere entro l’alba. Sei lì dentro Turandot? Calaf ti sta cercando. Sei proprio sicura di non voler uscire?
1…2…3… Guarda le tue ali Turandot. Il tuo bozzolo è solo un momento, un prima, che dopo diventerà farfalla. Non avere paura.
Turandot è un’opera dal forte impatto drammatico, complessa in tutti i suoi aspetti. Turandot si è costruita la sua tana e non ha più nessuna intenzione di uscire. L’ha sigillata bene, ha impilato tante scatole e le ha riempite di serrature, lacci e lucchetti. Dentro si sente al sicuro, ma fuori? Ora si sente libera, ma dopo? Il cambiamento e la trasformazione sono cose così misteriose che la fanno “arrabbiare di paura”.
Per esplorare questo passaggio tra il prima e il dopo, simile al passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia, vedremo la trasformazione del bruco in farfalla, passando attraverso il bozzolo.